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Roglic vince la cronometro ma Nibali "vince" la tappa

Lo sloveno macina tutti a San Marino. Però Vincenzo cede solo 1'05'': «E giovedì comincia il mio Giro...»

Roglic vince la cronometro ma Nibali "vince" la tappa

San Marino Più del tempo va guardato il volto: sereno e disteso. Vincenzo Nibali è consapevole di aver fatto qualcosa d'importante, ma soprattutto i suoi occhi sono rivelatori di salute. Sta bene il siciliano, ed è chiaramente nella posizione ideale per cominciare, da venerdì, il Giro.

Più del tempo vanno ascoltate le sue parole. «Mi hanno costantemente aggiornato sui tempi e credo di aver fatto una buona prova ha spiegato il siciliano -. Ho avuto anche un problema con la bici, perché ho preso una buca e mi si è abbassata la sella. Quando ho visto Lopez davanti a me (il colombiano era partito tre minuti prima, ndr) mi sono rinfrancato e ho avuto la conferma che stavo facendo bene».

E ancora: «Lo ripeto, è stata una prova difficile ed è un buon risultato l'aver guadagnato su Yates e su Lopez. Domani (oggi per chi legge, ndr) ci godiamo il giorno di riposo e poi si entra nel vivo con le salite, quelle giuste».

Gli chiedono cosa pensi del suo Giro, fin qui disputato. «Siamo in tabella di marcia. Roglic ha guadagnato con le crono, ma il Giro è ancora tanto lungo. E poi c'è anche la variabile di chi ha perso terreno, come Lopez e Yates, ma non solo. Ora dovranno attaccare e questo renderà la corsa ancora più interessante».

Pioggia a catinelle, temperatura autunnale e, per non farci mancare nulla, arriva anche la nebbia. Infine un fulmine: Primoz Roglic, che si aggiudica la crono. A 11 secondi arriva il belga primatista dell'ora Victor Campenaerts, terzo il sorprendente olandese Bauke Mollema. Fantastico il nostro Vincenzo Nibali, quarto al traguardo, che concede allo sloveno solo 1'05, molto meno delle più rosee aspettative. Il siciliano diventa quindi il grande rivale di Roglic per la vittoria finale. Male, malissimo il britannico Simon Yates, che lascia al vincitore 3'11. Penalizzato da una foratura, il colombiano Miguel Angel Lopez paga addirittura 3'45; Mikel Landa 3'05.

Mantiene la maglia rosa Valerio Conti. Il romano di Roma conclude la prova in 38ª posizione, a 3'34 da Roglic. Il corridore della UAE Team Emirates conserva 1'50 di margine sullo sloveno. Nibali, nella generale, è adesso 11° a 3'34 da Valerio Conti.

Più del tempo ora si guarda il cielo. Sono le condizioni meteorologiche a preoccupare il clan di Nibali. Da quando è scattata la corsa rosa, i corridori sono accompagnati solo da maltempo e pioggia torrenziale. Solo la tappa dell'Aquila è stata asciutta. La preoccupazione è che anche nei prossimi giorni le condizioni meteo possano condizionare diverse tappe, e alcuni passaggi - come sul Gavia - sono chiaramente in forse.

Pioggia in piano e neve in montagna. La Provincia di Sondrio è in allerta, per consentire lo svolgimento della tappa del Giro d'Italia sul passo del Gavia, il prossimo 28 maggio. Ad affermarlo è lo stesso presidente della Provincia valtellinese, Elio Moretti. «Le copiose nevicate dell'ultimo periodo spiega - stanno rendendo difficoltose le operazioni di sgombero, creando pareti alte fino a 4 metri di neve. Noi faremo tutto il necessario per rendere possibile il transito sulla vetta del Giro».

Se non dovesse esserci il Gavia, Cima Coppi (2.601 metri, la più alta di questo Giro) della corsa rosa, il piano B prevede la doppia scalata del Mortirolo, anche se è bene dirlo subito: non sarà la stessa cosa.

«Il Mortirolo è durissimo per tutti, ma il Gavia è per pochi», butta lì Paolo Slongo, l'allenatore di Nibali.

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