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La Roma gioca su 3 tavoli. Barriere, nuovo stadio e la sfida alla Fiorentina

Incontri decisivi al Viminale e in Campidoglio. All'Olimpico c'è da rispondere a Juve e Napoli

La Roma gioca su 3 tavoli. Barriere, nuovo stadio e la sfida alla Fiorentina

Roma - Tre partite in poco più di 13 ore: due sui tavoli istituzionali del Viminale e del Campidoglio, una su quello verde dell'Olimpico. Dal confronto sulle barriere dell'Olimpico a quello per il nuovo stadio di proprietà fino alla sfida con la Fiorentina, oggi si concentra un bel pezzo del senso della Roma che verrà.

Al mattino l'incontro al Ministero dell'Interno, presenti il responsabile del dicastero Sport Lotti, il capo della Polizia Gabrielli e rappresentanti del club giallorosso e della Lazio. «Nessun cedimento ai violenti», il messaggio che arriva netto da ambienti della sicurezza ma la sensazione di una svolta imminente si avverte ben chiara: allo studio l'ipotesi di sostituire le attuali vetrate poste nelle due curve con divisori più bassi, mantenendo così gli effetti positivi delle barriere in termini di deflusso e afflusso dei tifosi senza però dare più l'impressione visiva di una seperazione netta nel settore degli ultras. Non è da escludere che nell'occasione si parli anche degli orari dei tre derby capitolini in programma tra il 1° marzo e il 30 aprile (possibile il serale almeno del primo di coppa Italia).

Dopo pranzo vertice tra il dg Baldissoni, il costruttore Parnasi e la giunta guidata dal sindaco Raggi sul progetto dello stadio a Tor di Valle: il comune ha appena espresso parere non favorevole rilevando criticità riguardo la sicurezza stradale e idraulica, carenza su parcheggi, viabilità e trasporto pubblico nonchè carenza documentale e ha chiesto integrazioni alla parte proponente. Si tratta di un incontro importante verso la deadline del 3 marzo, giorno in cui si esprimerà la conferenza dei servizi.

«Per quello che ho visto in giro per il mondo, da questi progetti ci sono sempre risvolti positivi sull'economia delle città», così Spalletti che aveva già preso posizione domenica con un'incursione video su Sky - 400.000 visualizzazioni in un pomeriggio e la nascita di un hashtag #Famostostadio. Mentre ieri la Raggi ha invitato in Campidoglio Francesco Totti per parlare della questione. «Vogliamo un Colosseo moderno», il messaggio del capitano su Facebook.

La notte dell'Olimpico, fortino romanista in stagione (dieci vittorie su dieci in campionato), regala la difficile gara con la Fiorentina che sconfisse all'andata i giallorossi («ma rispetto ad allora siamo migliorati e maturati», sottolinea Spalletti) e dovrà far scoprire cosa resta del torneo della Roma. C'è da rispondere al Napoli che ha effettuato il sorpasso in classifica a suon di gol e non perdere di vista la Juve che potrebbe tentare la fuga decisiva per lo scudetto se domani vincerà il recupero di Crotone. «I bianconeri stanno correndo forte, ma è guardando e copiando loro che vanno trovati stimoli nuovi per fare meglio, noi dobbiamo continuare a credere che sia ancora possibile tutto - così Spalletti -.

Juventus e Napoli sono due squadre che ci impongono di vincere sempre, sono costruite bene, hanno dietro progetti di anni».

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