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Roma, sembra una partita persa. Ma Fonseca ci crede

"Faremo bella figura". Però allo Stadium 9 vittorie su 9 per la Juve. Sarri: "CR7 gioca se si sente a posto"

Roma, sembra una partita persa. Ma Fonseca ci crede

Ultimo gol di Nikola Kalinic: mercoledì 16 gennaio 2019, in occasione degli ottavi di finale di Copa del Rey tra Atletico Madrid (all'epoca, la sua squadra) e il Girona. Con la Roma, l'attaccante croato ha invece finora raccolto 9 presenze, per totali 298': zero reti all'attivo, un assist e un cartellino giallo.

«A Parma, la settimana passata, ha giocato una buonissima partita così ieri Fonseca, allenatore dei giallorossi -. Ho molta fiducia in lui». Con queste premesse, vista la squalifica di Dzeko, la Roma sfiderà la Juventus allo Stadium nei quarti di Coppa Italia. C'è di più, anzi: nelle partite disputate contro i giallorossi nell'impianto di proprietà, la Signora ha vinto nove volte su nove, la prima delle quali proprio in Coppa Italia (24 gennaio 2012: 3-0). I bianconeri andranno insomma a caccia della decima e, semmai, ci sarebbe da stupirsi se fallissero l'obiettivo. A onor del vero, va comunque detto che proprio Kalinic alla Juve ha segnato tre reti in sette partite: ai tempi della Fiorentina, sempre in campionato.

«Andiamo a Torino convinti di fare bella figura ancora Fonseca e di poter passare il turno». Poco importa (pare) se la squadra avrà gli uomini contati e se, appunto, non avrà il suo attaccante più pericoloso al centro dell'attacco. I giallorossi sono insomma convinti di poter dare fastidio ai bianconeri, dimenticandosi anche del recente ko in campionato: dieci giorni fa all'Olimpico finì infatti 2-1 per la Juve, subito avanti di due reti e poi in controllo.

«Ci sarà da soffrire, basta vedere i loro risultati in trasferta», ha messo le mani avanti Sarri. Per la cronaca, in campionato: sei vittorie, tre pareggi e una sconfitta, mentre in casa i successi sono stati cinque, i pareggi due e i ko tre. «La Roma è una squadra di ottimo livello che, per caratteristiche, può darci problemi: non dobbiamo mai perdere di vista la realtà». Ronaldo sì o Ronaldo no dipenderà invece da come si sveglierà il portoghese stamattina: «È in un momento in cui può giocare tre partite in una settimana, ma deve sentirsi a posto lui per primo. Sta andando troppo bene? Spero che al bene non ci sia mai fine». Giocherà invece di sicuro Higuain («particolarmente vivo in allenamento»), in un tridente i cui interpreti saranno comunque decisi solo in mattinata: «L'importante è rimanere equilibrati e ordinati. Gli interpreti possono cambiare».

Anche se Ronaldo è sempre meglio averlo in campo.

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