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Roma si prepara a fare i conti con i violenti di professione

Si alza la tensione in vista del ritorno con il Liverpool Capitale sotto l'assedio hooligans tra concertone e coppa

Roma si prepara a fare i conti con i violenti di professione

Roma - C'è un'inchiesta della polizia inglese - assente nel momento in cui si è consumato il dramma - che sta ricostruendo i minuti di follia sotto la curva di Anfield (con il tifoso irlandese dei Reds ridotto in fin di vita e due ultras giallorossi rinviati a giudizio). C'è chi in contemporanea nella Capitale, analizzando i video dell'agguato e degli scontri, è impegnato a garantire che mercoledì, in occasione della sfida di ritorno tra Roma e Liverpool, ogni possibile trappola venga preventivamente scoperta e disinnescata. La tensione sale ancora più dell'attesa sportiva di una gara che si è caricata di significati che vanno oltre il terreno di gioco. E a complicare le cose, la data della partita che cadrà al termine di un ponte lungo e 24 ore dopo il concertone del Primo Maggio, con migliaia di persone presenti a piazza San Giovanni e grandi possibilità di infiltrazioni inglesi in un luogo ritenuto «sensibile».

Sean Cox, il 53enne supporter del Liverpool pestato selvaggiamente a suon di cinghiate, resta in condizioni gravissime. Filippo Lombardi e Daniele Sciusco nei primi interrogatori hanno negato di essere i responsabili del pestaggio, ma sono stati incriminati anche se con un reato «derubricato»: l'accusa non è più di tentato omicidio e al primo vengono contestate l'aggressione e le lesioni gravissime, al secondo disordini violenti. Confermato il fermo, non potranno usufruire della libertà su cauzione. «Il processo sarà il 24 maggio, qualora dovessero esser condannati in base ai trattati bilaterali si può chiedere di scontare la pena in Inghilterra - così l'avvocato Lorenzo Contucci che sta fornendo l'assistenza legale ai due -. In Italia le pene inferiori ai 4 anni non prevedono necessariamente il carcere, quindi bisogna vedere come si coniugheranno le norme». Un terzo tifoso, il 28enne Edoardo Ranalli, si è dichiarato colpevole di lancio di monetine: multa di 415 sterline per evitare 7 giorni di carcere.

Oggi le nostre autorità definiranno un piano sicurezza già previsto come imponente anche prima dei fatti di Anfield: c'è stata una prima riunione sabato scorso tra i due club e le polizie delle due città, oggi un nuovo vertice al Viminale allargato anche ai responsabili dell'Uefa e a Scotland Yard con il Liverpool che chiederà «informazioni e rassicurazioni» sulle misure approntate per i cinquemila tifosi attesi all'Olimpico. Anche se ci saranno anche quelli senza biglietto, come del resto era accaduto per tanti romani arrivati nella terra dei Beatles. Molti i «cani sciolti» che potrebbero sbarcare nella Capitale con viaggi diversi da quelli organizzati per i supporter dei Reds. E almeno in ottocento finiranno sotto la lente di ingrandimento perché potrebbero arrivare a Roma con intenti vendicativi.

Duemila gli agenti impiegati nei due maxieventi, previsti una capillare bonifica della zona dell'Olimpico e attenti controlli sui tifosi inglesi già dai loro primi sbarchi a Fiumicino e a Ciampino il 1° maggio. Ecco che Piazza San Giovanni diventerà luogo osservato speciale dalle forze dell'ordine per evitare pericolosi incroci. E così i pub, spesso in passato oggetto di raid con romanisti e laziali alleati. Ma occhi aperti anche in centro storico, dove i tifosi dovrebbero riversarsi prima e dopo la gara, per evitare atti di vandalismo stile tifosi del Feyenoord nel febbraio 2015, rimasti impuniti. Roma si prepara a giorni di passione, la Roma - che secondo il presidente della Lega di A Micciché non finirà fuori alle Coppe - non riesce a pensare al calcio («conta solo il recupero di Cox»), il Liverpool appenderà nello spogliatoio dell'Olimpico la maglia del St.

Peter Gaa Club di cui è membro il tifoso in coma.

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