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La Roma si spaventa ma l'Udinese le regala il controsorpasso

Friulani raggiunti da Nainggolan poi traditi da un pasticcio della difesa

La Roma si spaventa ma l'Udinese le regala il controsorpasso

Roma - L'Olimpico torna a essere amico della Roma in una notte tra le più importanti della stagione. La vittoria sofferta con l'Udinese riporta la truppa di Garcia al secondo posto, cosa non da poco con un derby all'orizzonte. Oggi la Lega di A, su richiesta della Lazio, deciderà il posticipo della stracittadina della Capitale da domenica 24 a lunedì 25, probabilmente alle 18, e i giallorossi ci arriveranno con un punto in più dei cugini. Anche se contro i biancocelestio occorrerà una prova più convincente.

Dopo il ritiro light (chiamiamola una clausura a singhiozzo), il vademecum consegnato ai giocatori e il messaggio di Garcia («dobbiamo morire sul campo») la Roma vive un'altra serata in apnea: inizio in salita, pareggio e poi sorpasso dopo aver rischiato per tre volte il colpo del ko e aver fallito l'allungo decisivo.

Sotto gli occhi del ct Conte, l'Udinese orfana di Di Natale mostra un lungagnone croato di 20 anni, Stipe Perica, che colpisce su una palla vagante in area dopo l'erroraccio di Manolas che aveva liberato Thereau e sigla il suo primo centro in A. Perica, di proprietà del Chelsea, in prestito ai bianconeri da gennaio per un milione di euro, aveva disputato in bianconero fino a ieri 6 partite (di cui 3 da titolare) con un totale di 214 minuti giocati.

I fantasmi del passato si riaffacciano sull'Olimpico, con la Sud che manda qualche timido fischio verso i giocatori. Che sulla forza dei nervi, un deja vu della seconda parte di stagione, cercano il forcing per recuperare il risultato. L'assedio sbatte sui guantoni di Karnezis, Allan manda a ramengo un ottimo contropiede, poi Totti pesca libero in area Nainggolan – quinto gol stagionale in A, record personale - per il decisivo drop di destro. «Non è successo niente, ora gliene facciamo 4», l'urlo del capitano dopo l'1-1 quasi ad esorcizzare un altro match da incubo.

Alla fine del primo tempo – chiuso con il brivido della traversa scheggiata da Guilherme - saranno 12 i tiri in porta dei giallorossi (cinque ribattuti), solo due meno del record d'annata prima dell'intervallo con il Sassuolo all'andata.

L'Udinese, che pure ha ancora due occasioni per tornare avanti nel punteggio, paga poi caro il doppio liscio di Heurtaux e Widmer che manda in gol il terzino Torosidis. Per il greco 4 gol in A, due ai friulani.

In una notte di sofferenza e di fantasmi allontanati, serve anche questo.

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