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Rooney come Ibra Di tacco si punisce

Quando si dice, il tocco dei campioni. O meglio, il tacco. Quel colpo magico, quasi irriverente, uno sberleffo che disarma l'avversario e manda in estasi i tifosi. Sabato sera Wayne Rooney ha affondato lo Swansea così, con una magia che ha dato la vittoria al suo Manchester United e che ha salvato pure la panchina a Van Gaal, il tecnico più traballante della Premier. Tante le marcature celebri di tacco: partendo da lontano, quello di Roberto Bettega nel poker della Juventus a San Siro contro il Milan (1971/72) o quello di Roberto Mancini, l'attuale allenatore dell'Inter, in gol a Parma nella stagione 1998/99 con la maglia della Lazio o ancora il colpo di un altro Mancini, il brasiliano della Roma Amantino, in un derby della Capitale del 2003/04. C'è poi il «tacco di Allah» di Rabah Madjer che decise la finale di Coppa dei Campioni del 1987 tra Porto e Bayern e c'è il tacco al volo dello svedese Zlatan Ibrahimovic nel match con l'Italia agli europei del 2004 (gol che fece litigare Vieri e Buffon). E come non ricordare il tacco di Gianfranco Zola in Fa Cup con il Chelsea nel 2001/02 o quello del milanista Jeremy Menez: anche lui segnò al Tardini di Parma contro gli emiliani nella scorsa stagione di A.

Infine quello di un ex parmense, Hernan Crespo, che fece rete di tacco addirittura in casa della Juve nel febbraio 1999 e fece esonerare Lippi dalla panchina bianconera.MDD

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