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Rugby, Italia distrutta in Irlanda. Serve un miracolo con gli inglesi

Gli azzurri reggono soltanto il primo tempo. Poi le magie di O'Driscoll lanciano i padroni di casa: 46-7. Per evitare il cucchiaio di legno bisogna vincere sabato a Roma contro l'Inghilterra

Rugby, Italia distrutta in Irlanda. Serve un miracolo con gli inglesi

Un tempo. E nemmeno intero. L'Italia del rugby finisce asfaltata dall'Irlanda di uno strepitoso Brian O'Driscoll che onora al meglio il record del mondo di presenze in una Nazionale (140° cap) e infiamma ancora Lansdowne Road all'ultima recita in verde tra le mura amiche. Gli azzurri provano anche a spaventare gli irlandesi e, da salvare, resta la splendida meta di Leonardo Sarto, quella che vale l'illusoria pareggio al 25': 50 metri di volata lungo la linea laterale con due placcaggi rotti e Kearney mandato lungo disteso con una finta prima di schiacciare in mezzo ai pali.

Un primo tempo a viso aperto. A prendere schiaffoni e a provare a restiturine, quello degli azzurri. Un avvio da brividi con touche e mischie perse a ripetizione e la prima meta irlandese al 7'. Sexton sfrutta al meglio un placcaggio sbagliato di Garcia, dopo un loop con O'Driscoll, e va a schiacciare comodo comodo. Con la trasformazione fa 7-0, Castrogiovanni esce per infortunio e la partita si mette subito in salita. Gli azzurri provano a rialzare la testa, ma il solito errore di manualità spegne gli ardori del XV di Brunel. La meta di Sarto, quella del pareggio a quota 7, ringalluzzisce gli azzurri. E nemmeno il piazzato di Sexton scalfisce la solidità appena conquistata. Una sciocchezza di Tebaldi nei 10 metri irlandesi costa il possesso e 80 metri persi agli azzurri. Poi la difesa tiene botta e regge l'urto dei verdi. Ma l'ennesimo errore piega le gambe ai giovani azzurri. Sarto prova a liberare alla mano, ma placcato ai 22 serve un offload direttamente nelle mani degli avversari. La genialata di O'Driscoll apre la strada a Trimble che segna la meta che chiude prima frazione e, di fatto, la partita sul 17-7.

La ripresa è solo irlandese. Qualche scontro a gioco fermo fa salire i bollori, ma a gioire sono solo i padroni di casa. L'Irlanda pianta le tende nei 22 metri azzurri e sfonda al 52' con Healy: 22-7 e match virtualmente chiuso con mezz'ora d'anticipo. O'Driscoll regala altre magie, compresa quella che innesca la quarta meta: al 60' Sexton fa doppietta e lo score si dilata fino al 27-7. Il fenomeno irlandese lascia il campo tra gli applausi del pubblico e prima del sipario, c'è spazio per altre tre mete dei verdi: fanno festa Cronin al 69', McFadden al 77' e McGrath all'80' per il pesantissimo 46-7.

L'Italia torna a casa a testa bassa e comincia a pensare all'Inghilterra: per evitare il cucchiaio di legno serve un'impresa sabato prossimo all'Olimpico di Roma.

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