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Sanchez Maravilla tormentone Mi-To Meglio Juve o Inter?

Sanchez Maravilla tormentone Mi-To Meglio Juve o Inter?

Ritorno al futuro. Un tormentone del passato agiterà presto il calciomercato di Inter e Juventus. Parliamo di Alexis Sanchez, ruolo attaccante, nazionalità cilena, club d'appartenenza Barcellona. Il suo nome ricorda quello dei cantanti da discoteca che puntualmente rispuntano a ridosso dell'estate con il solito motivetto spacca cervello (e non solo…). Stavolta, però, potrebbe non essere un semplice stornello passeggero. La notizia del giorno è che in casa blaugrana avrebbero pronto il rinnovo a sorpresa per David Villa. Che c'entra? Seguite il ragionamento. Il grande sogno del Barça è anticipare lo sbarco di Neymar, previsto per il 2014, di un anno. Lasciando partire uno degli attuali attaccanti in rosa. Messi è intoccabile, gli altri giovani pure. E se Villa resta, in partenza c'è gioco forza Sanchez.
Nel 2011 Inter e Juventus si diedero battaglia, poi arrivò il Barcellona con 37 milioni di euro e il cileno salutò l'Italia lasciando a bocca asciutta Moratti e Marotta. I due anni in Catalogna, però, hanno registrato alti (pochi) e bassi (molti). Sanchez non ha mai legato con l'ambiente culé. Troppo anarchico in campo, spesso rotto fuori. Perciò metterlo sul mercato non è un'eresia, nonostante la giovane età (24 anni). E date le ultime due stagioni, il prezzo calerà sensibilmente. La concorrenza estera (Arsenal e Chelsea su tutte) fa paura, ma la volontà dell'attaccante può fare la differenza. In Serie A è esploso con la maglia dell'Udinese: varcati i confini del nostro campionato si è perso. Logico che la prima opzione sia la scelta più comoda e sicura, qualora ci fosse la possibilità.
Intanto il suo agente Felicevich a fine marzo sarà in Italia. Secondo le prime indiscrezioni, è già fissato un appuntamento con la Juventus. Andiamoci piano, Felicevich è anche il procuratore di Vidal e dunque la visita potrebbe essere solo in parte collegata a Sanchez. Di certo, però, i rapporti con Marotta e i suoi uomini sono buoni e il fatto che nella rosa bianconera figurino due compagni di nazionale del Niño Maravilla (Isla e appunto Vidal) è un punto a favore della Vecchia Signora. Le perplessità sono semmai di natura tattica. Conte apprezza Sanchez (come dimostra la caccia al cileno nel 2011), ma gli scenari sono cambiati da due anni fa. Alla Juve ora servono soprattutto i gol di un grande cannoniere, più che i numeri di un seppur bravo giocoliere. E per quanto si voglia tirare sul prezzo, per strappare Sanchez alla concorrenza serviranno più di 20 milioni.
L'Inter si è mossa prima della Juventus, confidando di bruciare sul tempo i rivali e arrivando già a un principio di accordo con l'entourage del giocatore (che a Barcellona guadagna tra i 3,5 e i 4 milioni di euro all'anno). Ma la società nerazzurra ha il freno a mano tirato dalla lotta per un posto nella prossima Champions. In caso non dovesse arrivare almeno la terza piazza in classifica, addio sogni di gloria. Anche perché il mercato ha già regalato colpi come Icardi, Andreolli, Laxalt, Campagnaro e Ruben Botta, tutti in attesa di essere ufficializzati a giugno, ma chiusi de facto. Chiedere altri sacrifici a Moratti senza giocare nell'Europa che conta sarebbe paradossale.

E questo sì, davvero da ritorno al passato.

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