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Santa Caterina, porta in faccia a Innerhofer

Scende con un palo impigliato nella maschera ed è 4°: «Sono il nuovo Bode Miller»

Maria Rosa QuarioL'avevano definita discesa da femmine, troppo facile per i campioni della coppa del mondo abituati a correre l'ultima gara dell'anno sulla tremenda Stelvio di Bormio. Qualcuno a Santa Caterina deve aver pensato: ah sì? Ve la facciamo vedere noi la discesa da femmine! Una ruspa di qui, un'innaffiata di là, ed ecco andare in scena una delle gare più difficili e spettacolari che si ricordino, con campioni come Aksel Lund Svindal ad ammettere di avere paura.Favoritissimo al via era Christof Innerhofer, miglior tempo nell'ultima prova, e l'azzurro ieri non ha deluso regalando spettacolo, ma non quello che aveva sognato. E' successa una cosa mai vista in una discesa di coppa del mondo: dopo un minuto di gara, Inner è andato lungo di linea e nel recupero si è infilato con la testa e il busto in una porta. L'impatto gli ha spostato casco e maschera, ma ciò che è peggio ha sradicato uno dei pali, con annesso telo rosso, che gli sono rimasti attaccati. Da lì al traguardo Inner ha sciato per inerzia, pensando solo a scrollarsi il pericoloso fardello e a rimettersi gli occhiali. Non osiamo immaginare cosa sarebbe successo se il palo si fosse impennato e si fosse piantato davanti a lui. «Fermati!» hanno pensato in molti assistendo alla scena, ma niente, Christof non ha mollato, ha tagliato il traguardo, si è disperato un po' e poi invece ha iniziato a sperare. Sì, perché nonostante una prova tutt'altro che impeccabile, il suo tempo è rimasto a lungo il migliore, alla fine battuto solo da quelli dei francesi Theaux e Poisson, primo e terzo, e dell'austriaco Reichelt, secondo. «Con quel mantello rosso attorno al collo mi sono sentito Superman, ma oggi avrei preferito essere Winnerhofer». Prossimi appuntamenti: 5 e 6 gennaio sempre a S.

Caterina slalom donne e uomini.

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