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Sarri avanti piano: non si fida del tridente

Il tecnico: «Solo a certe condizioni». E teme il calo di tensione post Champions

Sarri avanti piano: non si fida del tridente

Torino E niente. Maurizio Sarri non si è fatto impressionare dalla mezzora disputata dal tridente da bar a metà settimana contro il Bayer Levekusen. «Per fare giocare contemporaneamente quei tre, ci vogliono determinate condizioni». Quei tre sono ovviamente Ronaldo, Higuain e Dybala: di vederli dall'inizio, anche oggi contro l'Udinese, non se ne parla. Perché l'equilibrio non si compra al supermercato ed è quello che tutti gli allenatori ricercano. «È la mentalità che deve essere offensiva, non conta il numero di attaccanti: per me, il modulo più difensivo che esista è il 3-4-3». Contro i bianconeri di Luca Gotti, suo assistente al Chelsea, toccherà quindi a CR7 e alla Joya, quest'ultimo autore di sette gol (più sei assist) contro i bianconeri, sei dei quali con la maglia della Juventus: Higuain comincerà in panchina e, nel caso, darà una mano in corso d'opera.

Ulteriori rallentamenti la Juventus non intende averne, altrimenti il problema del post Champions si ingigantirebbe. Del resto, bastano i precedenti: dopo il 2-2 contro l'Atletico Madrid, la Signora ha sofferto contro il Verona (portando a casa il 2-1 in rimonta), dopo la vittoria all'andata sulla Lokomotiv Mosca è arrivato il pareggio di Lecce e, dopo il ritorno contro l'Atletico, è spuntato fuori il 2-2 contro il Sassuolo. «Non è più un'opinione, ma un riscontro con cui dobbiamo fare i conti. Dobbiamo migliorare dal punto di vista mentale: le gare di Champions portano via tanto dal punto di vista mentale e nervoso. È necessario fare un passo in avanti». Anche perché altrimenti c'è il rischio che l'Inter scappi via davvero, il che non è contemplato nella testa di chi domina il campionato da anni. «Inconsciamente, a livello mentale, dopo aver vinto tanto in Italia la testa può forse proiettarsi verso un obiettivo diverso. Ma questo lo dobbiamo combattere: se vogliamo essere competitivi in Europa, dobbiamo essere vincenti in Italia».

Dove ci sono da dimenticare le ultime due uscite, ovvero il già citato pareggio contro il Sassuolo e il ko contro la Lazio: sulla carta, i friulani rappresentano insomma l'ideale vittima sacrificale per riprendere la corsa e scacciare eventuali cattivi pensieri. Sarri dovrà fare a meno degli squalificati Pjanic e Cuadrado, oltre che degli infortunati Chiellini, Khedira e Ramsey: recupererà però Douglas Costa e soprattutto Bentancur, pronto a diventare «un giocatore top. Ha qualità fisiche e tecniche assolutamente sopra la norma. E sta crescendo sia dal punto di vista tattico che di personalità: diventerà un giocatore di primissima fascia».

Fino a pochi mesi fa si pensavano le stesse cose anche di Rabiot: il quale oggi, invece, dovrebbe farsi preferire Emre Can.

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