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Sceicco, harem e i pianti Psg

Sceicco, harem e i pianti  Psg

Qualcuno gli avrà pur ricordato (in squadra c'è Verratti, esperto di cose made in Italy) che la regola di vecchi santoni diceva: «Voi portate il pallone, io l'arbitro». Ma il povero (scusate l'insulto) sceicco Nasser Al Khelaifi, padrone del Psg, non deve saper più a quale santo pallonaro votarsi per non vedere regolarmente naufragare il dorato gioiello contro le grandi squadre. Stavolta se la prende con l'arbitro Rocchi, reo di aver concesso un rigore troppo facile al Real ed averne negato uno (qui lo sceicco è ineccepibile) al suo Paris per un tocco di Sergio Ramos.

Solita storia, racconta lui: una volta il Barcellona, un'altra contro il Real. La potenza politico-calcistica non sbaglia mai il colpo, sottintende. Poi ci sono i tocchi del destino: definiti errori arbitrali. In altro caso la Champions league dell'anno passato non sarebbe finita nella bacheca Real: chiedere al Bayern Monaco. «I piccoli dettagli vanno sempre nella loro direzione», ha concluso lo sceicco, chissà mai cercando risarcimento per il ritorno. Però non può essere un caso se il Psg crolla sempre sulla soglia delle partite che contano. Le mogli di Thiago Silva, Thiago Motta e Di Maria, grandi esclusi, hanno postato un'idea su Instagram: «Tattica? Poi sono le mogli a non capire».

Unai Emery finisce allo spiedo. Come Spalletti con Ilary Totti. Lo sceicco avrà inteso? Sperpera milioni, si è affidato ad un attacco stellare, ha sbaragliato il campo acquistando Neymar, ma poi bastano 10' furiosi del Real per disfare la sua armata.

A chi destinare le colpe reali? Non risulta ci siano arbitri in vendita.

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