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Se Agnelli candida Moratti in Figc è finita Calciopoli

Se Agnelli candida Moratti in Figc è finita Calciopoli

Una telefonata può salvare la vita, un tweet, forse, può salvare la presidenza della Figc. È la morale che si ricava dal clamoroso sviluppo avvenuto nella giornata di ieri, a poche ore dalla scadenza del termine per presentare le candidature alla presidenza della federcalcio (domenica). Il tweet confezionato di primo mattino da Antonello Valentini, giornalista, già capo-ufficio stampa e poi apprezzato direttore generale con Abete presidente, ha dato la golosa notizia di un pranzo a tre fra Andrea Agnelli, Massimo Moratti e Gaetano Miccichè, presidente di Lega per convincere l'ex presidente dell'Inter ad accettare la candidatura proposta dalla serie A. In poche ore il tweet è stato rilanciato da siti e giornali e ha alimentato il dibattito. Gli interessati, sulle prime, in coro hanno smentito il pranzo ma non sono riusciti a negare la possibilità di vedersi a cena per discutere dello stesso argomento. Che ha una suggestione e una forza tale da sparigliare le carte fin qui preparate. La lega di serie C più i dilettanti, gli arbitri e il sindacato allenatori, forti del 63% raccolto, hanno fatto cartello e deciso di candidare per la presidenza federale Gabriele Gravina il quale ha tentato inutilmente di ottenere il placet anche da Miccichè.

A due passi dal traguardo, l'iniziativa di Andrea Agnelli può rimettere in discussione l'elezione che sembrava scontata. Già, perché l'idea di candidare Massimo Moratti è nata da Andrea Agnelli - ed è questo l'aspetto più attraente della vicenda - che è diventato la musa del presidente della Lega di A, organismo uscito dall'influenza di Lotito. Non solo. Agnelli, presidente della Juve, con questo gesto, qualunque sia l'epilogo della storia, ha seppellito i veleni di Calciopoli dimenticando quelli dello scudetto di cartone. Massimo Moratti è un nome autorevole, un genuino appassionato di calcio, non ha bisogno di uno stipendio e potrebbe persino riscuotere l'appoggio dichiarato non solo del sindacato-calciatori ma anche di qualche attuale sostenitore di Gravina. Sotto sotto, l'idea potrebbe anche affascinarlo conoscendo il suo smisurato amore per il movimento. Per convincerlo non basterà una cena, naturalmente.

Occorrono soprattutto voti.

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