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La seconda prodezza della regina Elena

La Curtoni perfetta sul tracciato: "Ma è una giornata dolceamara..."

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Non si diventa regine per caso. E si può esserlo sia in pista sia fuori. Ieri regina Elena ha spianato le Tofane della Olympia con una prova maestra che ha infiammato il pubblico di Cortina d'Ampezzo e ammutolito tutte, in primis l'austriaca Tamara Tippler a 9/100 e poi l'elvetica Michelle Gisin a 24/100.

Solida e compatta, senza paura dove le altre hanno subito le onde del tracciato, lei le ha surfate con eleganza e potenza. Così la 30enne valtellinese - già campionessa juniore della specialità e amante della pittura - della gens che da Cosio, anche con la sorellona Irene ormai ex, è da oltre un decennio protagonista in Coppa, si è presa, dopo sei podi, anche la sua seconda vittoria in carriera. La prima? Sempre in gennaio, 2 anni fa, in una storica tripletta con Marta Bassino e Federica Brignone. Allora era discesa, a Bansko, nel cuore dei Balcani. Da quelle latitudini veniva la nostra regina Elena della geopolitica, ma ieri Curtoni si è ricordata soprattutto un'altra coincidenza: esattamente il 23 gennaio di un anno fa stava festeggiando un altro podio, nella discesa di Crans Montana. «Io terza, Sofia prima, come tante volte da bambine». Così è stata lei a correre per prima nella tenda dove Goggia si rifugiava zoppicante.

«È una giornata dolce amara, ma vincere in casa mi rende fiera del lavoro fatto fino a qui ed è una emozione fortissima». E soprattutto a cui si stava preparando: lei che già nel 2011 e 2017 sfiorava medaglie iridate (rispettivamente sesta e quinta in superG) e fu quarta in Combinata proprio a Cortina 2021, quest'anno ha messo il turbo in superG. Seconda a Sankt Moritz dietro a Brignone, terza a val D'Isere, con Goggia prima, anche stavolta poteva essere doppietta azzurra. Invece, Curtoni sul podio sale sola: Federica Brignone ha chiuso quarta per un soffio (32/100, 8 da Gisin), ma, in compenso, con questo suo personal best sulle Tofane, fa pace con Cortina e agguanta il pettorale rosso di specialità, passando al comando nel ranking, con 377 punti, proprio su Curtoni (348) e Goggia (332).

«È stata una gara difficile da interpretare: non mi sono fidata. Per come ho sciato non ho meritato il podio. Giù il cappello per Elena!», ha detto la Brignone. Se, per il prosieguo di questa sfida supergigante tutta casalinga, si dovrà aspettare domenica prossima a Garmisch Partenkirchen, domani è già tempo di gigante a Plan de Corones (dirette Tv 10.30 e 13.30). Cala il sipario anche su Kitzbuhel con Beat Feuz che torna a vincere dopo un anno, facendo sua la Streif per la terza volta e resistendo agli attacchi di Marco Odermatt (21/100). Al wunderteam di casa restano le briciole con Daniel Hemetsberger l'austriaco che non ti aspetti, terzo a 90/100.

Insoddisfatto, settimo, Dominik Paris, nono Christof Innerhofer che ora vede la Cina più vicina.

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