Sport

Shanghai e New York si confrontano E l'Italia fa la sua parte

Elettrico, hi-tech, allestimenti speciali e su misura. Intanto lo stile conta sempre di più

Piero Evangelisti

In questi giorni i costruttori d'auto si confrontano sull'asse New York-Shanghai, nei padiglioni di due Saloni che, a dispetto della crisi generale delle rassegne internazionali del settore, godono di ottima salute.

Il primo, perché una presenza nella Grande Mela è indispensabile per le Case che operano negli Usa; il secondo, in quanto parliamo di Cina, il primo mercato del mondo, il Paese che grazie all'inesauribile ricchezza, alla anomala struttura socioeconomica e all'immensa disponibilità di manodopera, è in grado di agire con estrema rapidità condizionando tutti coloro che operano nei vari settori industriali, primo tra tutti quello automotive.

Al New York Auto Show (aperto fino al 28 aprile) non ci sono grandi novità che possano interessare noi europei, ma prémiére per il mercato a stelle strisce. Maserati, a esempio, schiera tutte le novità MY19 e una One to One per un cliente americano. Da Fca arrivano la Fiat 124 Spider Urbana Edition e le versioni Usa di Alfa Romeo Giulia e Stelvio. Sei sono le novità di Mercedes, tra le quali spiccano la nuova GLS e tre nuove AMG. Sono tutte in chiave «light truck» le altre novità: la quarta serie del Suv Highlander di Toyota; Atlas, Suv extra large di Volkswagen che espone anche il concept pick-up Tarok; e il rinnovato Suv a sette posti Palisade di Hyundai.

Rispetto alle novità esposte in terra americana, quelle che hanno debuttato all'Auto Shanghai (aperto fino al 25 aprile) sono di ben altro spessore, sia perché dimostrano l'impegno delle Case nel rispondere alle sempre più complesse esigenze del mercato cinese (in particolare sotto il profilo dell'elettrificazione) sia perché alcuni modelli sono globali. Come Mercedes-Benz GLB, l'ottavo modello (è un concept di quello di serie che vedremo in autunno) della famiglia delle compatte di Stoccarda, un Suv che va a posizionarsi tra GLA e Glc. L'industria tedesca dell'auto è stata la prima a dare vita alle joint venture con i costruttori cinesi ed è quindi la più attiva nel proporre modelli per gli automobilisti del grande Paese. Bmw, per esempio, porta già al debutto la versione allungata della nuovissima Serie 3 per assecondare i gusti di un pubblico che ama ancora le classiche berline a tre volumi. Volkswagen punta invece decisamente sui Suv con cinque novità assolute, tra le quali il rinnovato Teramont a sette posti e il Suv-concept Smw da oltre 5 metri insieme alla compatta T-Cross. Debutta a Shanghai anche ID-Roomzz, un Suv a tre file di sedili, sesto modello delle imminenti elettriche ID. Emissioni zero anche per la show car Audi Ai:Me, elettrica per la città con guida autonoma di livello 4.

Attivi anche i francesi con Peugeot che presenta la 508 berlina a passo lungo in versione ibrida plug-in, e Renault che espone la piccola City K-Ze, full electric ideale per ridurre l'inquinamento delle metropoli cinesi. Numerose le supercar, di serie e concept, come la Karma Gt realizzata da Pininfarina per la marca californiana o l'elettrica Aston Martin Rapide E.

Riguardano il mercato cinese i due veicoli destinati alla logistica proposti dalla torinese Icona presente a Shanghai con un importante centro di ricerca Esclusivo per la Cina anche il nuovo Jeep Grand Commander a sette posti, une delle novità di Fca che espone le più recenti versioni di Alfa Romeo insieme alle Maserati MY19, tra cui una Quattroporte One of One per un cliente del luogo.

Commenti