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Sheriff, il club dell'ex Kgb che fa sogni Real

Una babele di etnie con un patron "007" fondatore dell'azienda padrona di tutto

Sheriff, il club dell'ex Kgb che fa sogni Real

Una mappa. Un greco, un colombiano, un brasiliano, un ghanese, un peruviano, un maliano, un lussemburghese, un uzbeko, un macedone, un trinidadiano, un ucraino in panchina. Una multitudine di etnie e lingue simile poteva farla convivere solo un ex agente del Kgb, un certo Victor Gusan naturalmente non lì per caso. Il Fotbal Club Sheriff Tiraspol, neppure trent'anni di vita, in teoria è un club che gioca in Divizia Naional, occupa il 108° posto del ranking Uefa e li a Tiraspol da quando è arrivato Victor Gusan, tutto si chiama Sheriff, il nome della sua holding, le pompe di benzina, le ditte che appaltano nell'edilizia, il supermercato, la telefonia, il commercio all'ingrosso e al dettaglio, il canale televisivo, il fiume, i parcheggi e naturalmente anche lo stadio di 14mila posti a sedere, compreso il centro sportivo, un complesso di 8 campi di allenamento, appartamenti, hotel a 5 stelle e campus per le giovanili. Intanto che c'era Gusan ha chiamato Sheriff anche la squadra, giusto per non confonderla, dice lui, con il Footbal club Tiraspol, l'altra della città.

Una città piccola piccola in una fetta di terra piccola piccola di una nazione che non c'è, non esiste e non è riconosciuta dall'Onu. La faccenda è solo apparentemente complicata, Victor Gusan è il presidente di tutto ma il club appartiene alla holding Sheriff capeggiata dal figlio dell'ex presidente Igor Nikolaevic Smirnov della Transnistria, solo apparentemente uno stato indipendente nella repubblica di Moldavia che non ha mai accettato l'uscita dalla Russia, falce e martello in alto a sinistra della bandiera, e vuole tornarci con tanto di richiesta di affiliazione al Cremlino con grande ammirazione e soddisfazione di Vladimir Putin che sottotraccia veicola aiuti economici a volontà, soprattutto allo Sheriff, simbolo vincente di tutta la Moldavia, ampiamente il miglior club in circolazione da quelle parti con manciate di campionati stravinti e margini cosmici in classifica anche di 21 punti. Per essere certi della buona riuscita della agognata indipendenza, è stato messo alla presidenza Gusan, del quale non sono certi i trascorsi in ambito sportivo ma al quale occorre dare merito di una estrema capacità manageriale nel mettere assieme una squadra a costo zero, tutti calciatori in prestito o quasi, con ingaggi da serie cadetta e un bilancio societario attuale negativo di soli 250mila euro.

Cosa stia facendo lo Sheriff è cronaca di questi giorni, una frollata iniziata allo stadio Maksimir di Zagabria il 25 agosto quando ha giocato la qualificazione ai gironi Champions con la Dinamo. In Croazia per l'occasione era stata allestita la diretta televisiva per allietare la vita dei tifosi, certi di travolgere lo Sheriff dopo il deludente 3-0 subito a Tiraspol.

Poi la legnata allo Shakthar e martedi la rasoiata al Madrid di Florentino Peres che alla vigilia aveva dichiarato: «La Champions è attrattiva solo dai quarti di finale, prima a nessuno importa delle partite. Adesso quella moltitudine che non ha nulla a che fare con la Champions diretta da un ex agente del Kgb guida il gruppo I di Inter, Madrid e Shakhtar a punteggio pieno e mette paura.

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