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Per la Signora questo Milan è solo una prova Champions

Allegri: "Contro di loro sempre partite toste ed equilibrate Lo scudetto? Sarà merito nostro, non demerito di altri..."

Per la Signora questo Milan è solo una prova Champions

Torino Tra un possibile record e l'altro, in mezzo a un dominio assoluto che dura da sette stagioni e trequarti, salta all'occhio una statistica come minimo particolare: la Juventus ha vinto le ultime sette sfide casalinghe di serie A contro il Milan. Il che, considerato il blasone e la storia del Diavolo, suona per lo meno strano: anche questo, in ogni caso, rende l'idea della forza bianconera. Oggi pomeriggio, chissà: la Signora sta comunque bene, intravede il recupero di Ronaldo («ci sono buoni segnali, vedremo», ha buttato lì Allegri) in vista dell'andata dei quarti di finale di Champions in programma mercoledì ad Amsterdam e recupera anche alcuni degli altri infortunati. Il morale non può insomma che essere più che buono, avendo anche avuto conferma strada facendo del talento di Kean, la cui media minuti disputati/gol è tale da fare strabuzzare gli occhi: uno ogni 53', la migliore nei cinque maggiori campionati europei tra i giocatori con almeno due reti all'attivo. «Lui è uno che corre verso la porta lo ha descritto Allegri -. Può giocare accanto a Mandzukic, con dietro Dybala o Bernardeschi. Sta crescendo, è giovane. A Cagliari ha fatto gol anche se nel primo tempo non aveva fatto una bella partita, ma sono contento di quanto ci sta dando. L'importante però è che lui - lo ripeto fino alla noia - raggiunga un livello mentale alto e un equilibrio che gli permetta di stare alla Juventus per dieci o quindici anni. Due partite fatte bene non bastano. Una volta, prima di diventare un giocatore vero, dovevi raggiungere cento presenze in A e allora forse meritavi la grande maglia. Adesso è tutto più veloce: a maggior ragione, ci vuole calma». Al punto che oggi Moise vittima dei buu razzisti a Cagliari, per il quale il giudice sportivo ha chiesto un supplemento di indagine potrebbe anche rimanere seduto per lasciare spazio ai recuperati Mandzukic e Dybala: se anche così fosse, però, è difficile immaginare che resti seduto per novanta minuti.

In attesa di Ronaldo, comunque, la Juve ha continuato a fare quel che doveva e si appresta a tagliare il traguardo dell'ottavo tricolore di fila. «Quando lo vinceremo, sarà una bellissima serata che verrà celebrata nel migliore dei modi e festeggiata. Abbiamo fatto numeri straordinari. Ed è un merito della Juve, non un demerito degli altri: il Napoli viaggia con una media scudetto, la Juve oltre. Avere 81 punti a otto giornate dalla fine non è semplice. E questa squadra arriva da sette stagioni concluse con lo scudetto: significa che ci sono un lavoro quotidiano e una forza mentale impressionanti». È (anche, soprattutto) lì la forza: nella testa. Da usare anche oggi, per testarla in vista dell'Ajax: «Ci aspetta una partita tosta. Il Milan è cresciuto molto ed è ancora in lotta per un posto in Champions. E contro di loro c'è sempre stato equilibrio».

Si vedrà. Con Chiellini tenuto a riposo, Spinazzola recuperato (ma giocherà Alex Sandro) e persino Douglas Costa che dovrebbe essere a disposizione per l'Ajax: quasi tutti i tasselli stanno tornando al loro posto, lo scudetto è diventato una formalità e il doppio spavento palesatosi prima con la rimonta nei confronti dell'Atletico Madrid e poi con il ko di CR7 è finito quasi in soffitta. Sul mondo bianconero splende il sole, ecco.

E non c'è da sorprendersi.

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