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È una Signora scarsa in attacco Ma domenica torna Morata

Qualcosa non quadra, in casa Juventus. Al di là del ko casalingo contro l'Udinese, inaspettato e per certi versi traumatico. Non quadra, perché probabilmente mai era capitato che a una settimana dalla fine del mercato la rosa fosse ancora così incompleta: «Tutto normale», aveva detto Allegri sabato, poche ore prima del capitombolo targato Thereau. In realtà, di normale non c'è stato proprio nulla nella domenica vissuta allo Stadium, a partire dal Padoin regista (manca un vice-Marchisio in rosa) per terminare con Dybala, confinato in panchina come già in Supercoppa: senza l'infortunato Morata, gli è stato preferito Coman, finora mai concreto né decisivo. Ora, arrivato Cuadrado che trequartista non è ma che certo aumenterà le alternative tattiche, le manovre di mercato continueranno: manca ancora qualità, quella che dovrà essere garantita da un nuovo centrocampista con cervello. Poi, se dovrà essere una stagione «di transizione» (copyright Bonucci), così sia: però la Juve non può abdicare a settembre né dare l'impressione di avere lasciato il lavoro a metà: Draxler rimane in cima alla lista dei desideri, Gundogan sarebbe forse ancor più complementare ai giocatori attuali mentre Mario Lemina, 22enne mediano del Marsiglia, rappresenterebbe una mezza scommessa.

La parola più usata da Allegri in queste settimane è stata comunque «pazienza»: «La serie A non è la finale dei 100 metri ma una maratona: serve pazienza per trovare il ritmo giusto», ha ribadito ieri con un tweet il tecnico livornese. Il quale ha sì acquisito credito, ma che ora non vorrebbe passare per fesso: «So anche io che Pirlo batteva bene le punizioni, ma abbiamo preso una decisione. Punto». Non resta allora che recuperare gli infortunati (domenica a Roma, dove la curva Sud ha già annunciato uno sciopero per protestare contro la frammentazione della curva decisa dal Prefetto, rientrerà Morata) e far sì che Dybala acceleri il processo di apprendimento: Mister 40 milioni «non può fare il trequartista» e da seconda punta «deve capire i movimenti». Rimandato.

Mentre Zaza, che il bianconero lo indosserebbe pochino, sta per andare in prestito al West Ham: a Torino rimarrà Llorente, con tanti saluti alla plusvalenza immaginata per tutta l'estate.

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