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Da Sinner che sciava a Cech che ora gioca a hockey

Jannik 5 anni fa era sulla neve, ora è nei 100 del tennis, il portiere pattina e c'è chi fa wrestling

Da Sinner che sciava a Cech che ora gioca a hockey

Jannik Sinner ha iniziato da un paio di sci. E in camera aveva il poster di Bode Miller, mica quello di Roger Federer. Poi ha fatto irruzione la racchetta e il tennis italiano si ritrova in casa uno dei talenti indiscussi del panorama mondiale. Soltanto 18 anni, è già nel club dei 100 migliori al mondo e dal 5 al 9 novembre si esibirà davanti al pubblico di casa, al Palalido di Milano, per le Next Gen Atp Finals. A conferma della grande stagione disputata, Sinner ci sarà grazie a una meritata wild card e sembra passata un'era da quando, appena cinque anni fa, si lanciava in picchiata sulle piste da sci. Del pentimento nemmeno l'ombra: «Ho scelto di cambiare perché volevo uno sport molto diverso. Uno sport dove non devi giocarti tutto in due minuti» ha dichiarato l'altoatesino.

Una virata che a certi livelli sembra strana, ma non è certo inedita, come dimostra per esempio l'ultimo caso, quello di Petr Cech che ha lasciato il calcio, ma non ha appeso i guantoni al chiodo. Ha indossato quelli da hockey su ghiaccio, firmando per i Guildford Phoenix (seconda divisione inglese) e facendo subito la differenza al debutto: tre rigori parati e titolo di man of the match. «Voglio dimostrare di poter primeggiare anche in un'altra disciplina», così Michael Jordan invece lasciò per la prima volta il basket, passando dai Chicago Bulls ai Birmingham Barons, in Alabama, per darsi al baseball. In totale, 127 partite all'attivo e una serie tv a tema, Jordan Rides the Bus. Meno bene è andato il tentativo di Usain Bolt, che dopo i record in pista ha tentato fortuna con il calcio, ma in Australia con i Central Coast Mariners è durata appena 4 mesi; e ora ci riprova con il football americano. Marion Jones invece ha scoperto l'atletica solo dopo perché prima faceva faville nel basket universitario, con North Carolina. Il più radicale? Tim Wiese, ex portiere del Werder Brema. Dal calcio al wrestling.

Perché la carriera non è mica soltanto una.

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