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A Torino tutto pronto per il CR7 day

Cristiano Ronaldo in Grecia attende l'ok di Mendes. Tre stanze d'hotel prenotate. Dispetto del Manchester United: si fa avanti ma lui ha dato la sua parola ad Agnelli

A Torino tutto pronto per il CR7 day

Lunedì pomeriggio, la presentazione: di Emre Can, centrocampista tedesco arrivato a parametro zero di cui nessuno negli ultimi giorni si è più ricordato. Per quella di Cristiano Ronaldo, bisognerà avere ancora un po' di pazienza. Quel che rimane pressoché certo è che avverrà. Ieri è stato il giorno di ulteriori contatti e approfondimenti. Con le solite infinite voci a inseguirsi: CR7 era atteso alle ore 15 all'aeroporto Sandro Pertini e invece non si è visto, salvo poi comparire paparazzato di nascosto su un'isola greca. In attesa ovviamente di prendere un aereo con destinazione Torino, dove nel frattempo sono state prenotate dalla Juventus tre stanze in un rinomato albergo del centro cittadino: prima o poi saranno occupate, magari proprio dall'attaccante portoghese e dal suo staff. O, per iniziare, solo da Jorge Mendes, ovvero il manager del giocatore e architetto numero uno del sempre più probabile trasferimento del secolo. Al cui proposito va anche registrato un inserimento del Manchester United, ovvero la società presso la quale CR7 è esploso prima di emigrare a Madrid: la Juventus però ha reagito in maniera pacata, forte della parola data personalmente da Ronaldo ad Andrea Agnelli. Insomma: non resta che attendere, dovendo limare gli ultimi dettagli. Consentendo anche allo stesso Mendes che ha già rinviato due volte un volo per l'Italia - di ammorbidire il più possibile la posizione di Florentino Perez, il presidente galactico che in poche settimane si è visto sbattere la porta in faccia prima da Zidane e poi da Ronaldo. I confini dell'affare però sono ormai noti e non cambieranno più di tanto: 100 milioni al Real che ne vorrebbe però qualcuno in più e quadriennale da 30 milioni a stagione per il fenomeno di Funchal. Questa è la sostanza e non muterà più di tanto, con buona pace di Florentino che dovrà poi cercare di parare il colpo con un'altra stella.

Estate quindi rovente per lui, per i galacticos, per la Juve e per Max Allegri. Il quale è bene ricordarlo era stato contattato proprio dal Real quando Zidane alzò il cappello, pochi giorni dopo avere vinto la terza Champions League di fila: il tecnico livornese apprezzò, ringraziò, «ho preso un impegno con la Juventus» e declinò l'invito. Difficile sapere oggi se già a metà giugno Allegri fosse a conoscenza del terremoto calcistico che si sarebbe scatenato successivamente: singolare è però il fatto che fosse stato identificato dal Real per provare magari a trattenere Ronaldo, venendo poi scelto da quest'ultimo come futuro allenatore. Insomma: se mai ne avesse bisogno, quanto accaduto nelle ultime settimane aiuterà il tecnico bianconero ad alzare il proprio livello di autostima. Dopo di che, toccherà a lui mettere Ronaldo nelle condizioni di rendere al meglio circondandolo di compagni adeguati: nella Juve che nascerà intorno a CR7 non ci sarà comunque Higuain, salvo sorprese destinato al Chelsea (insieme a Rugani, valutato 40 milioni) non appena Sarri si insedierà. Quasi certa invece la presenza di Paulo Dybala, nonostante nelle ultime ore il Liverpool abbia bussato alla porta di Marotta e senza neppure dimenticare che la Joya piaciucchiava allo stesso Real: difficile però immaginare ulteriori sconvolgimenti in casa bianconera, dove una ristrutturazione del genere va già abbondantemente oltre i soliti canoni sabaudi.

Un passo per volta, comunque. Aspettando ogni momento potrebbe essere quello buono - l'happy end che riguarda CR7: descritto come impaziente di firmare il nuovo accordo e di cominciare una nuova avventura. A Torino.

Con la Juventus.

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