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Solo sprazzi di Sarri-ball ma la Juve non si ferma

Solo sprazzi di Sarri-ball ma la Juve non si ferma

Torino Gli applausi per Sinisa Mihajlovic, regolarmente in panchina dopo avere seguito la sua squadra fin dal ritiro di venerdì, e il gol numero 701 in carriera di Cristiano Ronaldo, premiato prima della gara da Andrea Agnelli per il prestigioso traguardo appena raggiunto. La Juventus ha cominciato così la sua partita contro il Bologna (vinta 2-1), presentato alla vigilia come se fosse uno squadrone perché questo prevede la sceneggiatura del nostro campionato. Poi, a dirla tutta, la serata si è complicata: alla rete di Ronaldo ha replicato infatti dopo pochi minuti Danilo con una sberla sulla quale Buffon nulla ha potuto, cosa che ha dato coraggio agli ospiti e spaventato i campioni d'Italia. Impacciati in alcuni interpreti, mosci in altri: De Ligt, per esempio, si è fatto portare a scuola almeno un paio di volte da nonno Palacio, Rabiot (in campo a sorpresa al posto di Matuidi) ha confermato la sua eleganza nella corsa ma anche di essere troppo innamorato del pallone, mentre il Pjanic del primo tempo ha acceso raramente la luce.

Insomma: la rete di CR7 un destro sul primo palo che aveva sorpreso Skorupski: primo gol del portoghese al Bologna, risparmiato lo scorso anno aveva sì indirizzato la gara, certo non l'aveva decisa. Buon per Mihajlovic, uno dei protagonisti più attesi della serata, presentatosi in panchina nonostante la pioggerella che da metà pomeriggio aveva cominciato a cadere su Torino: il pubblico bianconero lo aveva omaggiato all'annuncio delle formazioni, compresi probabilmente quei gentiluomini che ai tempi della sua esperienza nel Toro lo avevano apostrofato con il signorile appellativo di zingaro. Il serbo, ricevuto il saluto di Sarri, si era quindi accomodato in panchina seguendo quasi tutto il match davanti alla stessa, mani in tasca e inseparabile berretto blu d'ordinanza. Invitando i suoi a salire appena possibile, accennando anche a un colpo di tacco quando il pallone era capitato dalle sue parti, appena oltrepassata la linea laterale.

Quel che accadeva a inizio ripresa era un inevitabile assalto alla fortezza rossoblù. Che capitolava in fretta, al termine di una serie di rimpalli degni della terza serie, con patatrac finale di Soriano e Pjanic che trovava la rete a porta quasi spalancata: Mihajlovic prendeva a calci una bottiglietta, la Signora tirava un sospiro di sollievo e, insomma, l'ordine veniva ristabilito. Khedira sfiorava il 3-1 prima di lasciare il posto a Bentancur (Emre Can non avrà gradito), Higuain ci provava un paio di volte da centro area scaldando lo Stadium e soltanto nel finale (prima con Orsolini, poi con un quasi mani di De Ligt su cross dalla destra, infine con una doppia occasione di Santander: traversa e miracolo di Buffon) il Bologna si riaffacciava pericolosamente in avanti.

I bianconeri conquistavano così il settimo successo in otto partite, tirando un sospiro di sollievo e ringraziando il 41enne SuperGigi, ancora decisivo e sempre più vicino al record di Maldini (642 a 647) in quanto a presenze in serie A.

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