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Spadafora scrive all'Uefa: "Non bisogna giocare la finale di Champions in Turchia"

Il ministro per le politiche giovanili e lo sport Spadafora ha scritto al Presidente dell'Uefa Ceferin: "Giocare la finale di Champions League a Istanbul non è più opportuno"

Spadafora scrive all'Uefa: "Non bisogna giocare la finale di Champions in Turchia"

La questione turco-curda ha sollevato un polverone anche nel mondo dello sport con diversi calciatori che si sono esposti in maniera inequivocabile in favore di Erdogan e con qualcuno che ha invece condannato gli attacchi della Turchia al popolo curdo. In molti hanno addirittura chiesto che la finale di Champions League non venga più giocata a Istanbul il prossimo 30 maggio come da accordi con il vice Presidente dell'Uefa Michele Uva che ha per ora smentito la cosa: "Revocare una finale è un atto forte. Penso che ora non siamo nemmeno nelle condizioni di discuterne, è chiaro che con il comitato esecutivo ed il presidente Ceferin, valuteremo le situazioni, ma mi sembra assolutamente prematuro parlare di sanzioni a questo livello".

A girare il coltello nella piaga in questa delicata questione ci ha pensato il ministro per le politiche giovanili e lo sport Vincenzo Spadafora che con un lunghissimo post su Facebook si è rivolto al Presidente della Uefa Ceferin: "A seguito dell'offensiva turca ai danni del popolo curdo, ho deciso di scrivere una lettera al Presidente dell'UEFA sull'opportunità di disputare la Finale di Champions League a Istanbul. Vi propongo qui il testo integrale. Egregio Presidente Ceferin, a seguito dei gravissimi atti contro la popolazione civile curda avvenuti negli ultimi giorni, il Consiglio degli Affari esteri dell’Unione Europea è appena intervenuto ufficialmente: “L’Unione europea condanna l’azione militare della Turchia che mina seriamente la stabilità e la sicurezza di tutta la regione”. Parole nette che interpretano il sentimento diffuso nell’opinione pubblica europea ed italiana. Le notizie di violazioni dei diritti umani, di crimini contro i civili e dell’uccisione di attivisti come Hevrin Khalaf hanno profondamente colpito la comunità internazionale".

Spadafora ha poi concluso ed attaccato chiedendo che la finale di Champions non venga più disputata ad Istanbul come già prestabilito:"Ricordo che l’Assemblea generale delle Nazioni Unite promuove da anni la “Giornata internazionale dello sport per lo sviluppo e la pace” ogni 6 aprile, riconoscendo allo sport un importante valore sociale e culturale. Per tutti questi motivi, in qualità di Ministro per lo Sport del Governo italiano, le chiedo di valutare se non sia inopportuno mantenere, ad Istanbul, la finale della Uefa Champions League in programma per il prossimo 30 maggio.Sappiamo bene che la drammaticità di quanto sta avvenendo in Siria non si risolverà con questo atto, ma siamo tutti consapevoli dell’importanza – politica, mediatica, economica, culturale - che riveste uno degli appuntamenti sportivi più importanti a livello mondiale.Consapevole delle numerose implicazioni, e rispettando l’autonomia dell’organo da Lei presieduto, mi auguro che il calcio europeo nella sua massima espressione possa, per il suo tramite, prendere la scelta più coraggiosa e dimostrare, ancora una volta, che lo sport è uno strumento di pace. Confidando in un positivo riscontro porgo cordiali saluti".

"Vincenzo Spadafora
Ministro per le Politiche giovanili e lo sport della Repubblica Italiana"

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