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Stanno tutti con Gattuso. Lo spogliatoio unito alla base della rinascita

Suso si è sbloccato, Calhanoglu non ancora. E Rino pensa a come innescare meglio Higuain

Stanno tutti con Gattuso. Lo spogliatoio unito alla base della rinascita

Dopo i quattro squilli di tromba del Milan, è cosa buona e giusta separare i gol ritrovati (4 in un colpo solo e in assenza dei due centravanti a disposizione Higuain e Cutrone: il calcio sa stupire sempre) dai gesti che forse hanno maggiore rilevanza. A fare notizia più che il risultato del viaggio a Reggio Emilia col Sassuolo, sono due ritardi che possono spiegare in modo didascalico gli ultimi stenti del club pieno di gloria antica: l'ultimo sigillo di Suso era datato febbraio 2018, a Udine, 7 mesi prima, ottenuto con un missile terra-aria da distanza siderale; l'ultimo successo esterno è datato 9 aprile a Bologna, 5 mesi prima. Non sono ritardi da Milan, meglio segnalarlo subito.

Per passare dalle statistiche ai gesti, invece, è opportuno partire dalla corsa di Suso, liberatosi al gol col suo mancino velenoso, verso la panchina per abbracciare Gattuso. Cosa vuol dire? Molto e non è il caso di sottovalutare l'episodio. Significa che lo spagnolo e il resto del gruppo sono schierati dalla parte di Rino, ne hanno avvertito il tormento e le difficoltà, hanno letto del fantasma di Conte e gli hanno tributato quel gesto di solidarietà. Di solito un allenatore, a parte la qualità del calcio esibito, dev'essere giudicato anche per il rapporto con lo spogliatoio: se è solido, va conservato; se procura rigetto allora si può discutere sul cambio.

Nonostante quei 4 petardi, Gattuso non ha distribuito rose e fiori per i suoi ma anzi ha colto l'occasione proprio per impartire una raccomandazione che tornerà utile tra qualche tempo. E cioè in coincidenza col ritorno di Higuain che forse può essere recuperato col Chievo, non di sicuro con i greci giovedì pomeriggio. Ha detto Gattuso ai microfoni di Sky: «Suso deve sterzare di meno e imparare a servire meglio Higuain, come ha fatto a inizio sfida con l'Atalanta. Così può diventare per Gonzalo quello che è stato Insigne a Napoli». Dall'avvento del Pipita, fuoriclasse dell'area di rigore, è in corso a Milanello un dibattito sulle modalità per metterlo nelle condizioni migliori. Qualche giorno fa è intervenuto anche Pirlo sull'argomento suggerendo proprio a Rino di lanciare in profondità Higuain anziché farlo finire nell'imbuto dei difensori rivali. In attesa di servire a dovere assist, Suso si è sbloccato a modo suo con un paio di golletti che di sicuro contribuiranno a cancellare i tormenti più recenti nella speranza che anche l'altra musa dell'attacco, Calhanoglu inverta l'attuale rotta. Dall'inizio della stagione, il turco non è mai stato quello promettente del finale del passato torneo: il gol di Bologna, le prodezze balistiche con la Fiorentina e qualche altra perla lasciavano immaginare che potesse diventare subito protagonista del nuovo Milan americano.

Perciò Olympiacos e Chievo possono servire proprio a lui per uscire definitivamente dal tunnel nel quale l'ha cacciato anche qualche vicissitudine privata.

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