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«Stavolta niente errori, ho chiuso un cerchio»

Nancy È un po' come quando un centravanti mette dentro la palla e va a finalizzare il lavoro di un'intera squadra, che fa di tutto per portarti nella posizione ideale per poter calciare, in questo caso sprintare. Una volata come un calcio di rigore. «Ho avuto un momento difficile solo al Giro in questa stagione dice il veronese oro olimpico su pista a Rio -, ma sono tornato a casa e sono riuscito a staccare, concentrandomi su un nuovo obiettivo. Ho sbagliato la prima volata di Bruxelles, ma una giornata come quella dell'altro ieri, dove Julian (Alaphilippe, maglia gialla e compagno di squadra), ha cambiato marcia a tutto il team. Oggi (ieri per chi legge) eravamo concentrati per il finale: Morkov e Max Richeze hanno fatto un lavoro strepitoso, io pensavo a restare solo alla ruota di Richeze. Quando è partito Kristoff, Max mi ha aperto la porta alle transenne e non mi sono più fermato».

Infine una promessa. «Ho chiuso il cerchio vincendo al Tour dopo aver conquistato cinque tappe al Giro e tre alla Vuelta. Adesso vediamo di continuare in questa direzione e di fare ancora bene in questa Grande Boucle.

Mi sento bene, dispongo di una squadra fantastica, sogno di vincere ancora e magari arrivare a Parigi in maglia verde, quella della classifica a punti». PAS

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