Strama rimuove la Juve: «Bianconeri? Sì, penso al Partizan»
8 Novembre 2012 - 07:34Il tecnico a Belgrado con mezza difesa ko Prove di campionato con Cambiasso centrale
«Le dichiarazioni di Marotta? Gli elogi dopo la vittoria sulla Juve? Di bianconero in testa adesso ho solo il Partizan». Stramaccioni è a Belgrado, ne ha portati 20 con un buco nei centrali di difesa, Samuel stiramento all'adduttore destro, Ranocchia stiramento al polpaccio destro, Chivu convalescente per altre tre settimane dopo l'intervento al piede e Bianchetti, problema muscolare. Il reparto è decimato, sani solo Juan Jesus e Silvestre. Stramaccioni ha davanti due strade: perpetuare la difesa a tre con Cambiasso in mezzo, oppure tornare a quella a quattro. A Belgrado non si tratta solo di trovare una soluzione d'emergenza, perché Samuel, Ranocchia e Chivu resteranno fuori per circa tre settimane saltando anche la prossima strategica contro il Rubin Kazan, mentre in campionato saranno indisponibili per la trasferta di Bergamo, poi a San Siro con il Cagliari e potrebbero tornare con il Parma al Tardini. Forse. Difesa ridotta all'osso ma è sbagliato parlare di emergenza, lo ha spiegato Stramaccioni: «Rosa ampia, ho tante soluzioni», e lo confermano i precedenti. Con Cambiasso centrale nella difesa a tre, l'Inter ha giocato e vinto contro Neftchi in trasferta e Partizan a San Siro, subendo un solo gol. E c'è di più, perché in entrambe le occasioni Samuel e Ranocchia erano assenti e ai lati del Cuchu c'erano Silvestre e Juan Jesus, proprio il trio che si gioca stasera l'ingresso nella fase a eliminazione, 14 febbraio 2013 il primo sedicesimo di finale. Considerazioni che valgono zero ma fanno morale. Fulminanti invece quelle di Stramaccioni che nell'immediata vigilia della sfida, sposta abilmente il tiro: «Saremo costretti a cambiare qualcosa. Forse per la prima volta si può parlare a ragione di emergenza (?). Siamo impegnati intensamente, ma questo mi permette di sfruttare tutto l'organico». Verrà accontentato, fuori per infortunio Coutinho e Sneijder, ieri mattina nell'ultimo allenamento si è fermato anche Obi per un indolenzimento al quadricipite, Alvarez non è in lista. Per il resto Strama se li è portati tutti, compresi Milito, Cassano e Zanetti che potrebbero restare in panca. In lista ci sono Livaja, Romanò e Simone Pasa, un centrale difensivo che arriva dritto dalla Beretti, un '94.
Undicesima uscita stagionale e dieci successi precedenti, eppure questa di Belgrado non dà certezze, non per una questione di numeri o della tentata neutralizzazione del diciottenne Lazar Markovic, stella del Partizan seguitissima dai fidi del duo Branca-Ausilio. I serbi stanno andando forte in campionato e il tecnico Vladimir Vermezovic ha fatto appello ai tifosi per riempire lo stadio e dare la spinta necessaria all'impresa, anche perché a tifargli contro ci penseranno soprattutto gli ultras della Stella Rossa che con magliette nerazzurre e bandiere, hanno accolto con eccitazione trionfale i giocatori dell'Inter sbarcati a Belgrado: «L'Inter è una grandissima - ha detto Vermezovic -, una della migliori al mondo. A me basterebbe che riuscissimo a ripetere la partita di San Siro, perché abbiamo giocato bene e ci è mancato solo il gol. I miei giocatori sono ottimisti, con questa voglia si può vincere». E poi è uno che la sa lunga pure lui: «L'Inter non avrà tutti i titolari in campo? Anche a Milano, poi piano piano sono entrati anche gli altri, non cambio la mia formazione in relazione all'Inter».
Strama qualcosa ha subdorato, il presidente ha parlato genericamente di trabocchetti e questo potrebbe essere uno di quelli, l'autostima è un orizzonte talmente leggero che nessuno può prevedere quando si spezzi: «Manderò in campo la migliore formazione. L'Europa League è da rispettare e qui quelli che hanno vinto la Champions, l'affrontano con le medesime motivazioni».
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