Con l'inverno ritorna, puntuale, il tema dell'inquinamento atmosferico. La scarsa propensione alla programmazione dei politici di questo Paese, non affronta il tema attraverso una strategia di medio respiro, che concili tutte le esigenze, non ultime quelle degli automobilisti, ma risponde come al solito con i divieti di circolazione. Misura di dubbia efficacia concreta, ma di rilievo mediatico. C'è qualche amministrazione locale che si spinge anche più in là impedendo, permanentemente, la circolazione a vetture Euro3. In questo modo e in maniera demagogica, si penalizzano i cittadini facendo credere di avere risolto il problema. Sorprende come la miopia di questi amministratori continui imperterrita a fare errori elementari, allontanandosi sempre più da soluzioni logiche e strutturate, che basterebbe avere un minimo di cultura industriale automobilistica per attuarle senza ricorrere a penalizzazioni.
Il mondo dell'auto ha riconosciuto da anni il tema delle emissioni e sta investendo da decenni e con gradualità crescente in nuove tecnologie che riducono sensibilmente le emissioni. Si assiste, in Nord Europa, a una collaborazione tra cittadini e amministratori pubblici, con misure di supporto e sgravi per l'acquisto e la gestione di modernissime vetture a basse emissioni se non zero, come quelle elettriche. Stimoli all'acquisto di questa tipologia di vetture meno inquinanti vengono messi a disposizione anche di attività di trasporto taxi.
La profonda dicotomia tra il formidabile sviluppo industriale del settore auto e le iniziative degli amministratori locali e nazionali non può essere più compresa. Ogni Casa ha in gamma veicoli ibridi, elettrici e comunque a emissioni sempre meno inquinanti. Le associazioni di categoria hanno presentato proposte per stimolare il tema dello sviluppo sostenibile a medio e lungo termine, ma tutto rimane inascoltato, e sterili e pletorici tavoli vengono indetti per allungare i tempi e non prendere decisioni.
Alcune municipalità hanno timidamente iniziato a comprendere che il tema va risolto incentivando i comportamenti virtuosi dell'acquisto di vetture moderne che sostituiscono quelle inquinanti, e non con i divieti. Queste iniziative isolate non sono tuttavia sufficienti e appena scalfiscono il parco vetture, obsoleto e inquinante.*Presidente Areté Methodos