Brasile 2014

Suarez e Chiellini arriva la verità "Chiedo scusa, era un morso"

Dopo le colossali bufale dei presunti denti posticci sulla spalla di Chiellini e delle aggiustatine della stampa italiana, finalmente la verità. Il caso è chiuso

Le immagini della vicenda più famosa del Mondiale
Le immagini della vicenda più famosa del Mondiale

Luis Suarez, dal suo profilo Twitter, ammette il morso rifilato a Chiellini al 78' dell'ultima partita del girone eliminatorio.

Un episodio che, se visto dall'arbitro, avrebbe potuto cambiare anche le sorti della nostra Nazionale e del nostro cammino al Mondiale. Il campione del Liverpool, in procinto di trasferirsi in Spagna come nuovo colpo dei Blaugrana, ha fatto retromarcia rispetto alle prime dichiarazioni di innocenza su quanto accaduto, chiedendo scusa non soltanto al difensore azzurro ma a tutto il movimento calcistico e promettendo pubblicamente di non ricadere più in episodi di questo tipo.

La punizione decretata dalla FIFA è stata sicuramente pesante: 4 mesi di interdizione dal calcio giocato e 9 partite di squalifica con la maglia della Nazionale, battendo il precedente record negativo di giornate di squalifica comminate in un Mondiale appartenente, nostro malgrado, a Tassotti e alla sua gomitata rifilata ad USA '94 a Luis Enrique, futuro allenatore di Suarez.

Inoltre senza il suo campione in attacco l'Uruguay è apparsa una squadra spenta e senza idee negli ottavi di finale contro la Colombia, lasciando strada libera a Yepes e compagni per un quarto di finale che sa di storico, proprio contro i padroni di casa.

Chiellini smorza i toni e chiude la vicenda con un tweet distensivo auspicando in uno sconto di pena da parte della FIFA.

Ora non resta da vedere se sarà ascoltato dagli organichiamati a decidere sul futuro di Suarez oppure se la Federazione internazionale riterrà opportuno mantenere il pugno di ferro con il giocatore uruguaiano.

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