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Sulla strada dei «Papi» con la Serie 4 Coupé Tra storia e mondanità

Da Milano ad Avignone e ritorno, passando da Sanremo e Cannes. Con la Bmw da 326 cv

Gabriele Villa

Avignone Carrozze, cavalli, sfarzo. Un viaggio da Papi, in buona sostanza, come, con un pizzico di invidia si direbbe oggi. Accadeva nel 1300. E oggi? Oggi un'altra carrozza, assolutamente confortevole. E cavalli in abbondanza. E per lo sfarzo? Sufficiente voltarsi e osservare chi osservava la nostra, o meglio, la momentaneamente nostra Bmw Serie 4 Coupé con quella M in più a farci guadagnare in grinta e ammirazione. Un viaggio da Papi, uno dei nostri reportage turistico-tecnici, che decidiamo, di tanto in tanto, di intraprendere per saggiare le qualità delle vetture in dotazione. Un viaggio particolarmente intrigante, in questo caso, rifatto qualche secolo dopo, ma sempre con la medesima meta: la città dei Papi, Avignone.

La ventosa città del dipartimento del Vaucluse, dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco, e denominata tale, in seguito alla scelta di Papa Giovanni XXII, nel 1316, di farne la propria sede.

Ben otto Papi governarono sul seggio dell'antica Avenio, dei quali due scismatici, risiedendo in quel castello, che sorse sulle ceneri di decine di mulini a vento e che divenne, di fatto, il Palazzo dei Papi, l'imponente edificio gotico, progressivamente ampliato dai vari pontefici, che lascia estasiati oggigiorno.

Con la Fantasia, compagna delle mie avventure mi sono quindi inventato per l'occasione un percorso misto che ci avrebbe permesso di ripercorrere, almeno in parte, le orme dei Papi della «cattività avignonese». Abbiamo messo alla prova, tendendo sempre per le briglie, la nostra 435 Coupé nel rispetto forzato dei limiti di velocità ma, memori delle «trasgressioni» dei Papi dell'epoca, abbiamo anche voluto sostare davanti al Casino di Sanremo e farla passeggiare vanitosamente lungo la Croisette di Cannes, prima di raggiungere la nostra destinazione, nella Francia meridionale, nel cuore della Provenza. E così, se è vero come è vero che è impossibile che i Pontefici, scismatici o no, abbiamo giocato al Casino di Sanremo, sorto solo 600 anni dopo il trasloco del papato ad Avignone, è invece quasi certo che, vanitosi, almeno quanto noi, abbiano attraversato nel loro viaggio la Promenade de la Croisette di Cannes, l'antica strada di 2 chilometri che costeggia il mare, chiamata, all'epoca, Chemin de la petite croix, «Cammino della Crocetta».

Ed è proprio qui, sulla Croisette, giusto davanti al Carlton che la nostra vettura, ha potuto riabbracciare, pensate i casi della vita, tante altre gemelle Bmw, scelte come courtesy car per l'esclusivo Yacthing Festival che si teneva in quegli stessi giorni. Dopodiché, tra tornanti e paesaggi costieri, eccoci arrivare proprio sotto la Rocca papale. In totale, partendo da Milano, tra autostrade e percorsi misti, oltre 1.200 chilometri di sogni, invenzioni e puro divertimento. Impressioni di guida? Ottime. La Serie 4 rivisitata dai recentissimi restyling sfoggia un baricentro ribassato che cancella il rollio e aumenta la precisione della guida in rettilineo. Assolutamente performante e con un taglio decisamente sportivo ha in serbo anche un propulsore di 3 litri capace di erogare 326 cv e dotazioni arricchite da un sistema di ricarica wireless per gli smartphone attraverso un guscio induttivo e un hotspot Wi-Fi che può essere sfruttato fino a 10 dispositivi mobili.

Cose da scisma, insomma, pur di averle.

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