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"Superiorità e falli da rosso? Conte non sa fare i conti"

Ventura: «Atalanta, Milan e Juve: quante sviste contro di noi». Il club granata ironizza: «Il loro tecnico più bravo in italiano che in matematica». Replica: «Non un tiro in porta»

Un omaggio a Verona, nel match di mercoledì scorso. Un altro contro il Toro. Gira e rigira, la Juventus è sempre parte in causa di decisioni arbitrali controverse. Nella città di Giulietta e Romeo era stato infatti annullato un gol regolarissimo a Paloschi, ma nessuno aveva alzato la voce e, addirittura, il presidente Campedelli (applauditissimo) aveva rincuorato il guardalinee. Anche Conte aveva apprezzato, ovvio: «Gli errori succedono. Ci comporteremo in analogo modo quando capiterà a noi». Ieri, altro giro e altro gentil presente con la convalida della rete irregolare di Pogba: «Vero, ma nel primo tempo il fallo di Immobile su Carlitos avrebbe potuto essere sanzionato con il rosso - il parere di Conte -. Dopo di che, se una squadra tiene palla per settanta minuti e attacca, è inevitabile che abbia più occasioni anche discutibili da far vedere». «Cosa devo dire? - è l'esordio di Ventura -. C'è grande rammarico, perché questo gol palesemente irregolare si somma a quello preso a Bergamo (fuorigioco di Stendardo, ndr) e a quanto accaduto nel finale della partita poi pareggiata contro il Milan (sostituzione non concessa dal quarto uomo e rossoneri che beneficiano di un rigore nel finale, ndr). Senza quel gol, il match sarebbe magari finito in parità e non avremmo rubato nulla».

Toni più o meno rilassati, comunque. Fino a quando, nel tardo pomeriggio, l'ufficio stampa del Toro pubblica sul sito della società granata un'ampia disamina sulle dichiarazioni del tecnico bianconero: «Viene da chiedersi con quale pallottoliere conti il possesso palla Conte considerando che i dati statistici, pubblicati sul sito della Lega Calcio, raccontano di un possesso palla della Juventus pari al 52%, contro il 48% del Toro. Tanto schiacciante, dunque, la superiorità della Juventus non è stata». Replica sempre via web la Juve: «Neanche un tiro in porta. L'indice di pericolosità non lascia dubbi: 59,2% quello della Juve, 22,8% quello del Toro». E raddoppia su twitter: «Non siamo forti in matematica. Ma fino a 0, come i tiri nello specchio del Torino ci arriviamo!».

Ma il club granata attacca ancora: «Davvero il fallo di Immobile era da espulsione? La stessa curiosità resta inevasa anche in ottica granata: cosa sarebbe successo se l'identico fallo di Pogba su El Kaddouri (con foto allegata, ndr) fosse stato sanzionato con il rosso, al pari della somma di ammonizioni che avrebbe meritato Marchisio? La verità è che la Juventus ha vinto il derby per 1-0, e che quell'1-0 è stato viziato da un evidentissimo fuorigioco. Il resto sono solo inutili parole. Sicuramente Conte, a scuola, era più bravo in italiano che in matematica». In precedenza tra i più pungenti c'era stato Ciro Immobile, ex bianconero: «Il mio fallo su Tevez non era da rosso, ne ha fatto uno identico Marchisio e nessuno dice nulla. Ma mi sono ancora più arrabbiato più tardi, quando lo stesso Marchisio era a terra e l'arbitro ha fermato il gioco: contro il Milan, noi abbiamo subito il pari per un episodio simile». Appunto: lì si torna e magari non se ne esce nemmeno tanto facilmente. Glik rincara la dose: «Era fuorigioco netto, lo hanno visto tutti: due pesi e due misure». E Moretti : «Non so se gli errori si compensino: se però faccio questo mestiere, è perché sono convinto della buona fede degli arbitri».

Si dice sempre così, alla fine. E, a distanza di pochi giorni, torna buono anche il commento di John Elkann dopo la clamorosa svista del Bentegodi: «Quando ci sono errori molto chiari, spiace. Ma non è colpa nostra e non è nostra intenzione lamentarci».

Ecco: lamentarsi proprio no.

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