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SuperLega, Tebas "squalifica" i ribelli

"Niente Champions per Juve, Real e Barça". Sarà un'estate di carte bollate

SuperLega, Tebas "squalifica" i ribelli

Di sicuro, la telenovela Superlega durerà molto a lungo. E vivrà infinite puntate specie adesso che, oltre alle già coinvolte Uefa, Fifa e tribunale di Madrid, si attende il parere della Corte di Giustizia Europea per avere conferma che opporsi alla creazione di una Superlega violerebbe le regole del Trattato sulla libera concorrenza: saranno mesi di pareri più o meno vincolanti, ricorsi, appelli e quant'altro. In sostanza: un giorno arriverà un certo verdetto, ma sarà già chiaro a tutti che le società coinvolte presenteranno ricorso e che la sentenza sarà immediatamente sospesa e magari poi ribaltata. Tifosi e appassionati dovranno insomma munirsi di tanta pazienza per capire se i loro beniamini giocheranno davvero l'edizione 2021/21 della Champions League conquistata sul campo.

Non è per esempio di questo avviso Javier Tebas, presidente della Liga che, in un'intervista a El Golazo de Gol TV, ha rivelato di avere «la sensazione che la Uefa possa escludere Barcellona, Real Madrid e Juventus dalla prossima Champions. Hanno infastidito molti club europei e le istituzioni. L'idea della Superlega è un sogno di Florentino Perez da tempo, non è un tema dato dal Covid come hanno provato a vendercela. Il concetto non è morto: vogliono che tutto giri attorno ai grandi club e che gli altri siano comparse e che si genuflettano. Sanzioni economiche? No: per la situazione che si è creata, immagino piuttosto la mancata iscrizione alla prossima edizione. Dovrebbero aver paura, anche se non voglio immaginare una Champions senza di loro».

Si navigherà a vista chissà per quanto, ecco. Operando comunque sul mercato e provando a rinforzarsi. Per quel che riguarda la Juve, dovendo anche capire in tempi brevi quale sarà il futuro di Ronaldo: vincolante sul campo e fuori, tenuto conto di uno stipendio mostruoso (31 milioni a stagione), di una carta d'identità ormai pesante e della trentina di milioni per cui ancora pesa a bilancio il suo cartellino. Anche nel suo caso, ogni giorno è buono per aprire o chiudere scenari diversi. Con il Real Madrid che si (ri)affida ad Ancelotti, c'è chi giura che il ritorno di CR7 alle merengues diventerebbe possibile visto l'ottimo rapporto tra i due. Peraltro, per quel che vale, il portoghese ha anche annunciato sui social per il prossimo 7 giugno l'apertura di un nuovo hotel di lusso della catena Pestana CR7 Lifestyle Hotels nel pieno centro della capitale spagnola: sarà la prima struttura costruita fuori dal Portogallo, segno di quanto Madrid venga considerata casa. Resistono comunque anche le alternative United e Psg: in entrambe le piazze lo attenderebbe un biennale, intavolando scambi che potrebbero coinvolgere Pogba e Icardi.

Chissà.

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