Sport

Tamberi c'è. "Salto a Roma pensando ai Mondiali"

"Sono carico, ho ancora tanta voglia di fare". Gianmarco Tamberi non si sente appagato dopo aver toccato il cielo con un dito in quella magica notte dell'1 agosto scorso

Tamberi c'è. "Salto a Roma pensando ai Mondiali"

«Sono carico, ho ancora tanta voglia di fare». Gianmarco Tamberi non si sente appagato dopo aver toccato il cielo con un dito in quella magica notte dell'1 agosto scorso, quando il marchigiano si è laureato campione olimpico di salto in alto. Anzi, di fronte alla stampa al Palaindoor di Ancona, ieri ha rilanciato le sue ambizioni alla vigilia dell'esordio stagionale all'aperto, previsto venerdì a Doha. Dove Gimbo ritroverà l'amico Mutaz Barshim, con cui ha condiviso la medaglia d'oro alle Olimpiadi. «Con lui ci siamo allenati per una settimana insieme e ci sentiamo molto spesso. Ricordiamo spesso Tokyo, tiriamo fuori qualche aneddoto di quella strepitosa serata: entrambi stiamo vivendo questo momento simile, perché abbiamo raggiunto qualcosa di straordinario dopo tanti anni di rincorsa. Avevo paura che questa cosa così grossa mi facesse dire basta. Del resto, ho sofferto tanto e alla fine sono riuscito a raggiungere quel grande obiettivo, e forse la mia carriera poteva concludersi così. In realtà mi sono reso conto che ho ancora tanta voglia di fare e di dimostrare a me stesso che di limiti ce ne sono sempre e bisogna sempre cercare di superarli». Il grande obiettivo di quest'anno è l'oro mondiale, l'unico titolo internazionale che ancora gli manca e che lo farebbe entrare di diritto nell'olimpo dei migliori atleti della storia. «Eugene è un chiodo fisso. La mia condizione è molto buona: il mio peso oggi è di 80 kg e devo scendere di 3-4 kg». Infine, gli chiedono del gambaletto, simbolo della sua vittoria olimpica: «È vicino alla medaglia e non lo toglie nessuno da lì: l'uno ha portato all'altro. È parte della mia storia e della mia carriera.

Sarà lì per sempre».

Commenti