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Tesla Model 3 tra i vigneti in silenzio e tanto rispetto

Un pieno di energia vale 560 chilometri di autonomia Ha l'autopilota e sa tenere alla larga i malintenzionati

Roberta Pasero

Casale M. (Alessandria) La testa tra le nuvole? Io ce l'ho già per vocazione. Ma al volante di Tesla Model 3 tra le nuvole sembra di esserci nati. Come viaggiare sempre su un tappeto volante: fluttuanti nel silenzio, tre metri sopra il cielo.

Ma Tesla, si sa, non è un'elettrica qualunque. E tantomeno lo è Model 3, che dietro l'apparenza di berlina grandi firme nasconde una personalità adatta a chi non si accontenta di guidare green. E cerca un'automobile ecovirtuosa però anche ecointrigante. Una pop-car con prestazioni da supercar.

E allora mettiamola alla prova tra i vigneti del Monferrato nella versione Dual Motor Long Range, color Rosso Micalizzato, tetto total glass con protezione ultravioletta.

Perdete sempre la chiave? Don't worry. Come accade in molte vetture premium, apertura e avviamento sono keyless entry, con lo smartphone, possibilmente carico. Uno, due, tre... 4,8 secondi e come sospinti dal vento si arriva fulminei da 0 a 100 orari, certo soltanto su strade extraurbane, per poi decelerare istantaneamente scollinando tra le sfumature piemontesi.

È l'assetto ribassato che la rende aggressiva anche in curva, la linea aerodinamica e lo spoiler in fibra di carbonio ad aumentare la stabilità alle alte velocità consentendo a Model 3 di raggiungere i 250 km/h. Ma sì, per goderci il panorama facciamoci sostituire dall'autopilota che poi è un hardware con 8 telecamere, 12 sonar ultrasonici, forward facing radar in grado di sterzare, accelerare, frenare, ma anche uscire dagli svincoli e sorpassare al posto nostro, secondo la presenza di altri veicoli e pedoni nella corsia di marcia.

Tutti segreti nascosti nel mega display touchscreen da 15 posizionato orizzontalmente rispetto alle sorelle maggiori, Model S e Model X, che consente di controllare tutta la vettura. Anche con effetti wow. Come il Sentry Mode che utilizza le telecamere del pilota automatico per proteggere l'auto da eventuali minacce: Tesla controlla e vede tutto, detto così sembra un incubo. Per esempio: attenzione ad avvicinarvi troppo se siete sconosciuti. Altrimenti Model 3 accende la registrazione automatica ambientale e la salva su Usb, fa partire messaggi vocali e allarmi sonori. Una vera car guard.

Nessuna caccia al tesoro per ridarle un po' di carica perché, già forte di 560 chilometri di autonomia, fa tutto da sola. Basta impostare la destinazione ed è sempre il software a decidere percorso e pause di ricarica in base ai kW di partenza e a quelli consumati nel tragitto. E a fermarsi per esempio alla Cascina Faletta, agriturismo e cantina tra le ordinate vigne del Monferrato, a pochi chilometri da Casale, dalla filosofia green dove sono state inaugurate due postazioni di ricarica non soltanto per Tesla.

Attimi di slow life per cominciare a immaginare la Elon Musk car che verrà. Il pick up e il Suv in rampa di lancio a fine 2019 e anche un sogno. Niente nuvole questa volta, ma giù nel blu dipinto di blu con un'auto sommergibile. Un po' «Yellow submarine» un po' «La spia che mi amava». Per sentirsi un po' Fab Four un po' James Bond. Impossibile? No.

Due tornanti e il futuro è già qui.

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