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Thohir: «Abbiamo scherzato» La Juventus: «Sconcertante»

Tutto fatto, c'era la volontà delle società e dei giocatori, non quella dei tifosi. La Nord e non solo la Nord, si è messa di traverso, un comunicato dell'Inter Club Indonesia riportava: «Se Guarin non ha più il cuore per vestire la maglia dell'Inter che parta, ma la destinazione la deve decidere l'Inter. E per evitare altri trasferimenti sbagliati, crediamo sia il momento di rivalutare la posizione di Marco Branca». Erick Thohir aveva già capito e messo tutto in stand by, un buon pretesto è il disaccordo sul conguaglio da incassare. Cambia lo scenario, Guarin sente puzza di bruciato e chiede a Massimo Moratti di intercedere per lui presso Thohir. Troppo tardi, la trattativa più azzardata di questa finestra di mercato fallisce con un comunicato made in Giakarta delle 18,22: «FC Internazionale informa di aver deciso di non procedere nella trattativa con la Juventus per il trasferimento dei calciatori Fredy Guarin e Mirko Vucinic. Il presidente Thohir, dopo essersi confrontato con il dott. Massimo Moratti, suo figlio Angelomario e con i dirigenti della Società, ha ritenuto che non sussistessero le condizioni, tecniche ed economiche, per il raggiungimento dell'accordo e ha già dato mandato ai responsabili dell'area tecnica di valutare altre opportunità di mercato, con l'obiettivo di rinforzare la squadra nel rispetto dei parametri economici imposti dal fair play finanziario». Dopo 27 minuti la brevissima replica: «Juventus FC non commenta il comunicato dell'FC Internazionale. La società è concentrata sulla gara di coppa Italia TIM e procederà alla valutazione e alla spiegazione dello sconcertante accaduto».
Poche parole che comunque trapelano una certa delusione per il mancato scambio. Se prima era la tifoseria nerazzurra a restare senza parole, ora è quella bianconera. Se prima era la tifoseria juventina ad esultare, ora è quella interista.
Cosa è successo?
Tutto nasce quando Guarin tramite il suo procuratore Marcelo Ferreyra, non accetta il rinnovo offerto dall'Inter, da 2,2 a 3 milioni a stagione. Non c'è fretta, la scadenza del contratto è lontana, nessuno si preoccupa, ma l'Inter viene a sapere che Ferreyra sta parlando con la Juve. Non si può, è contro il regolamento anche se lo fanno tutti, peraltro è indimostrabile e nel caso scatterebbero deferimenti e nuovi strascichi fra due club che faticosamente cercano una tregua. Guarin già sul mercato ora è una cessione forzata, viene offerto a mezza Europa, Mourinho si informa e lui chiede 5 milioni di ingaggio. Josè lo spesa. Che bravo, commentano i tifosi, ha trovato l'escamotage per non lasciare l'Inter, chiede la luna, è proprio uno di noi. A questo punto Mazzarri rinnova il desiderio Vucinic. Le parti si sentono, la Juve chiede 10 milioni, l'Inter non li ha, scatta l'idea dello scambio. Di sicuro l'Inter accetta, e senza conguaglio.
Non è scandaloso che a fermare un movimento di mercato sia stata la tifoseria se la protesta che ha avuto come bersaglio il dg Fassone e il ds Branca, è civile. Non è neppure una prima volta assoluta che una cessione venga interrotta al momento della firma. La Juventus aveva già programmato la cessione di uno fra Vidal, Pogba o Marchisio. Guarin andava a guadagnare 3,5 mln a stagione. Mazzarri era soddisfatto dall'arrivo di una punta. Moratti commenta: «É finito tutto, i tifosi vogliono solo risposte». Fassone: «Non sussistevano le condizioni ambientali».

Alle 19,07 Vucinic è sulla Milano-Torino, Fredy Guarin è sul mercato più di prima e forse l'Inter, per merito dei suoi tifosi, ha recuperato un minimo di identità.

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