Sport

Toh, chi si rivede: De Rossi pronto a tornare azzurro

Mancini pre convoca il centrocampista emigrato in Argentina. Con la Grecia si gioca all'Olimpico

Marcello Di Dio

L'addio di Daniele De Rossi all'azzurro arrivò nell'amara notte di San Siro del 13 novembre 2017: l'Italia di Ventura pareggiò con la Svezia e fallì la qualificazione mondiale. Lui assistette alla clamorosa debacle in panchina, dopo essere stato escluso dai titolari per scelta tecnica e arrabbiandosi pure con il ct che a un certo punto della gara lo chiamò in causa. «Che c'entro io, dobbiamo vincere, non pareggiare», la secca replica del centrocampista a Ventura con il consiglio di mettere dentro Insigne.

Il suo ritorno in Nazionale potrebbe avvenire in quello che per quasi vent'anni è stato il suo stadio: l'Olimpico di Roma. Il nome di De Rossi è stato infatti inserito nella lista dei preconvocati del ct Mancini per Italia-Grecia del 12 ottobre prossimo nella Capitale. Non è ancora una chiamata vera e propria, ma è un obbligo previsto dalla Fifa presentare un elenco allargato di giocatori per poi poterli convocare. Un primo passo per Mancini per avere la possibilità di scelta, una delicatezza che usa spesso con chi è all'estero (successe anche ad agosto con El Shaarawy) e che solitamente prelude alla convocazione vera e propria. In attesa anche di capire le reali condizioni fisiche dell'ex Capitan Futuro giallorosso, emigrato in Argentina per vestire la maglia del Boca Juniors e tuttora infortunato.

De Rossi non ha mai chiuso le porte alla Nazionale e Mancini non ha mai escluso la possibilità di poter inserire nel suo gruppo azzurro il centrocampista campione del mondo 2006. «Tornare in Nazionale? Se capita, chissà, che il ct si faccia vivo con me, che ritiene che possa servire, che dica che c'è bisogno, allora... Certo gli anni sono quelli che sono», disse l'ex romanista in un'intervista un anno e mezzo fa. Con la partita contro la Svezia si chiuse un ciclo per molti azzurri (come lui Gigi Buffon). «E quando si fallisce, bisogna saper fare un passo indietro», le parole di De Rossi che motivarono il suo addio. Che ora potrebbe rivelarsi solo un arrivederci.

L'idea di rivestire l'azzurro (117 i gettoni di presenza con ben 21 reti e uno dei rigori della magica serie di Berlino nella finale mondiale) a Roma è suggestiva. Mancini ha chiesto per la gara con la Grecia, sfida probabilmente decisiva per conquistare il pass di Euro 2020, un Olimpico pieno. E la possibilità di avere anche solo nel gruppo un giocatore amato a Roma quasi quanto Francesco Totti sarebbe un motivo di richiamo per il pubblico soprattutto di fede giallorossa. «La Nazionale l'ho vista sempre come una famiglia e non è che abbia messo un paletto», disse il calciatore del Boca qualche tempo fa.

E l'occasione di Roma potrebbe avere anche il sapore di una sorta di gara di addio alla maglia azzurra e al suo stadio, lasciato commosso lo scorso 26 maggio dopo l'ultimo incontro con la maglia giallorossa.

Commenti