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Torino: Via Cerci e Ventura cambia pelle al modulo granata

Addio alla coppia Immobile-Cerci ed in casa granata è tempo di grandi trasformazioni sul piano tattico. Con Amauri meno contropiede e spazio ad una manovra più ragionata

Via Immobile e Cerci e Ventura rivoluziona il Torino
Via Immobile e Cerci e Ventura rivoluziona il Torino

Ventura lo aveva annunciato a più riprese nel corso di questi primi mesi di preparazione e anche una volta iniziata ufficialmente la stagione: dovendo fare a meno di Cerci, il quale alla fine è andato a giocare in Spagna, nell'Atletico Madrid, il Toro avrebbe dovuto cambiare radicalmente pelle, mutare integralmente il proprio impianto di gioco.

Quanto detto dall'esperto tecnico granata si sta ora per verificare e se la domanda che serpeggia tra i tifosi è come la rosa prenderà questa rivoluzione, la risposta è che tutti sono con il tecnico, al quale va dato atto di essere stato previdente e di aver cominciato a lavorare sul cambio di sistema di gioco ben prima che la partenza di Cerci si concretizzasse. I Mister granata insomma sembra essere stato più accorto dei propri Dirigenti, i quali hanno aspettato fino all'ultimo per cedere il giocatore, scelta che avrebbe potuto portare altri tecnici ad aspettare prima di fare rivoluzioni tattiche, cosa che Ventura intelligentemente non ha fatto. Ma come cambierà il Toro? In realtà il cambiamento è iniziato alla fine della scorsa annata, quando Ventura decise di passare al 5-3-2, con la trasformazione dello stesso Cerci da ala a "finto nueve", con ampia libertà di muoversi su tutto il fronte d'attacco. Quella novità è stata la prova generale ad un Torino in cui Cerci fosse sostituibile con un'altra punta. Certo, è fuor di dubbio che l'attaccante arrivato a Torino, ovvero Amauri, sia tecnicamente e tatticamente agli antipodi rispetto al giocatore romano, ma questo non sarà un problema, visto che gli esterni che Ventura ha a disposizione giocheranno in modo diverso rispetto all'anno scorso: Molinaro è, infatti, abituato a spingere molto sula fascia, così come Bruno Peres, mentre Darmian ha imparato a fare anche la fase d'attacco nella scorsa ananta, quella in cui è esploso. Saranno questi tre giocatori, in particolar modo, ad avere il compito di innescare l'ariete brasiliano, giocatore simile a Bianchi e per cui Ventura è tornato all'antico: era dai tempi del centravanti ora all'Atalanta che non giocava con una punta "ariete".

Le novità tattiche riguarderanno anche gli altri mediani, i quali dovranno essere bravi ad allargare il gioco, che si dovrà basare meno sulle ripartenze veloci e più su una manovra ragionata, dove tutti dovranno dare il loro apporto in zona goal, perchè appare chiaro a tutti che ripetere i 35 goal siglati dalla coppia composta da Cerci e Immobile è impossibile, motivo per cui bisognerà che i compagni di reparto di Amauri, ovvero Larrondo (di cui Ventura ha grande stima), Barreto e specialmente Quagliarella diano tutti il proprio apporto in zona goal.

Sicuramente i dati dell'anno scorso, che svelano come Larrondo, Barreto e Meggiorini abbiano segnato un goal in tre, non fa ben sperare, ma Ventura spera che Amauri li aiuti a sbloccarsi.

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