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Al Tour vince il vento e perde Viviani al fotofinish

Classifica stravolta ma Alaphilippe resta in giallo. L'italiano beffato dall'ex crossista Van Aert

Al Tour vince il vento e perde Viviani al fotofinish

Albi - Per la serie chiudete la finestra, che fa corrente. Un colpo di vento e uno di pedale, che scompagina le carte e la classifica generale del Tour de France. Macché Tourmalet, Izoard o Galibier, sulle strade di Francia soffia il vento della battaglia e la montagna invisibile fa danni più della grandine.

Macché tappe pirenaiche o alpine, qui al Tour, con corridori di livello superiore, si fanno disastri anche sui cavalcavia. Ben venga il giorno di riposo. Sono in molti a pensarlo. Oltre ai corridori, un po' tutti hanno bisogno di tirare il fiato: anche noi suiveurs.

Ma andiamo con ordine e cominciamo dalla fine, con chi taglia il traguardo per primo: Wout Van Aert. Altro giovane belga cresciuto nel fango del ciclocross, compagno di squadra di Groenewegen (ieri anche lui staccato): è lui a portare a quattro i successi della Jumbo Visma. Ad inchinarsi chi si è dannato l'anima per far saltare il banco, Elia Viviani. Il veronese perde al fotofinish, per cinque centimetri appena. Però questa volta non ha nulla di che rimproverarsi. Azzecca i tempi e la traiettoria, ma paga lo sforzo fatto prima, a 35 km dal traguardo, quando la banda di Viviani esperta in ventagli parte alla carica. È ormai specialità della casa: si alza il vento e loro calano il rapporto più lungo, alzando il ritmo a livelli infernali (45 orari la media finale).

Per chi pensava che quella di ieri sarebbe stata una tranquilla tappa di trasferimento nelle campagne del Tarn, si deve subito ricredere. E sono in tanti a capirlo, alcuni anche a pagarlo. Davanti filano come il vento i vari Thomas (ora secondo in classifica) e Bernal, l'attentissimo Quintana e Bardet. Finiscono invece in trappola tanti nomi pesanti come Pinot e Uran, Fuglsang e Porte, mentre alle spalle di tutti resta un ulteriore manipolo con dentro i nostri Aru e Ciccone. Landa è l'unico che ha una giustificazione: nel momento più delicato è buttato a terra da Barguil e finisce tra il pubblico. Alaphilippe resta in giallo, il nostro Nibali invece prosegue la sua corsa all'indietro, per uscire definitamente di classifica e sperare di poter avere un po' di libertà in più per puntare a vincere una tappa che possa dare un senso al suo Tour. Oggi primo giorno di riposo.

Tenete chiuse le finestre: la corrente può far male.

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