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Il tracollo del Milan l'ultima follia italiana È fuori dall'Europa

Rigore dubbio, ma mezza stagione già buttata E dopo il flop in campo, oggi c'è la multa Uefa

Il tracollo del Milan l'ultima follia italiana È fuori dall'Europa

Sergio Arcobelli

Nella bolgia infernale del Karaiskakis, il Milan si perde sul più bello e viene clamorosamente eliminato nell'ultima partita della fase a gruppi di Europa League. In un match al cardiopalma, il Milan si smarrisce nel secondo tempo, va sotto due volte, a un passo dal baratro e dall'eliminazione trova in Zapata, sfortunato in occasione dell'autogol del 2-0 in favore dei greci e autore di una zuccata vincente su corner di Calhanoglu, l'uomo della provvidenza. Peccato che dieci minuti più tardi l'arbitro francese Bastien fischi un penalty generoso a favore dell'Olympiacos per una trattenuta di Abate sull'ex Roma e Bologna Torosidis, entrato da pochi minuti. Dagli undici metri non fallisce Fortounis. Palla da un lato, portiere (Reina) dall'altra. Come il destino che si mette di traverso e prende la direzione della Grecia. Dopo i trionfi in Coppa Campioni (1994) e Champions (2007), adesso questo tonfo sorprendente.

Ma quanti rimpianti in casa rossonera. Gattuso che prima del match deve fare a meno di Suso, finito addirittura in tribuna per un problema fisico, ma che deve prendersela con i suoi attaccanti, Higuain e Cutrone, che sciupano una serie infinita di occasioni e che nel primo tempo mancano l'appuntamento con la rete del vantaggio che fin da subito avrebbe tagliato le gambe dei greci. Forte del 3-1 dell'andata a San Siro, al Milan in teoria basterebbe non perdere con due gol di scarto. Eppure dopo l'intervallo i rossoneri vivono l'incubo e lo spettro dell'eliminazione che si materializza con due gol, un po' fortunosi a dire il vero, ma pur sempre gol. Poi la reazione e la rete di Zapata e infine il tre a uno dolorosissimo. Il Milan che fin lì aveva giocato bene, resta con la testa dentro gli spogliatoi, mentre l'Olympiacos gioca tutta un'altra partita, con altro spirito, dopo che nei primi 45' crea nulla, ma galvanizzato anche da un pubblico che non smette mai di cantare e incitare i propri giocatori riesce nell'impresa. Un pubblico che va persino oltre il consentito, come testimonia il fumogeno lanciato all'ultimo minuto del match e l'invasione di campo al termine dell'incontro. Fatto sta che l'Olympiacos va avanti, da secondo del girone alle spalle del Betis Siviglia. Difficile, quasi impossibile credere a quanto accaduto al Pireo. Purtroppo, però, è tutto vero. E come l'Inter, anche il Milan si fa eliminare all'ultima giornata della fase a gruppi. Cugini di sventure. E addio derby europeo come quello del Duemilatre. Altri tempi, altre squadre. Gattuso lo sa bene, avendo giocato e vinto. E di certo questa notte non prenderà sonno.

Ma al peggio non c'è mai fine, perché oggi il Milan affronta un'altra partita, non sul prato verde, ma con la Uefa, sulle sanzioni per la violazione del Fair Play Finanziario nel triennio 2014-17. Il rinvio di 24 ore per non interferire con il match di Atene non dovrebbe cambiare la decisione. Pare che possa arrivare al club rossonero una multa tra i 5 e i 7 milioni.

Tempi bui in casa Milan.

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