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Tutta la serie A tifa Mandorlini: «Ferma questa Juve da record»

Alzi la mano chi pensava che a questo punto della stagione il Verona potesse essere quinto in classifica: nessuno, ok. Risposta analoga non si potrebbe avere se il quesito riguardasse la Juventus capolista: pronosticata da tutti e in effetti schiacciasassi, con dieci punti in più in classifica rispetto allo stesso periodo della stagione passata, il miglior attacco del campionato (54 gol fatti) e la seconda miglior difesa (16), il trio Vidal-Tevez-Llorente a quota 31 reti e avanti così. Comunque sia, oggi la squadra di Mandorlini proverà a fermare la Signora: recentemente i gialloblù hanno ceduto al cospetto della Roma, ma in casa hanno vinto otto delle undici partite finora disputate e vanno quindi tenuti nella giusta considerazione. All'andata, peraltro, furono proprio loro a passare in vantaggio con Cacciatore e, anche se poi la Juve mise le freccia (pareggio di Tevez e primo gol stagionale di Llorente, all'esordio da titolare), non finì poi in mattanza: oggi, chissà.
Sempre con la bocca cucita, Conte "il fenomeno" - così lo ha definito Osvaldo al canale televisivo societario - non ammetterà passi falsi: per il turnover ci sarà tempo quando comincerà l'Europa League (giovedì 20, in casa contro il Trabzonspor), oggi toccherà ancora alle primissime scelte eccezion fatta per l'acciaccato Barzagli, al cui posto giocherà Caceres. Vai quindi con Llorente e Tevez in attacco, Vidal, Pirlo e Pogba a metà campo: Marchisio dovrebbe insomma andare ancora in panchina, magari a meditare su quel che potrà succedere in estate. Quando lui stesso potrebbe essere oggetto di qualche corteggiamento (Manchester United, per esempio), al pari di Pogba sul quale continuano a sprecarsi voci su voci: pare che il Psg sia pronto a fare salire la propria offerta fino a 70 milioni, con Marotta deciso a resistere ma chissà fino a quando. Anche perché non va mai dimenticato che il Polpo è arrivato a Torino a parametro zero e una plusvalenza di quel genere farebbe le fortune di qualsiasi società: tenuto poi conto che anche Real Madrid e Chelsea hanno portafoglio capiente, lo scatenarsi di un'asta al rialzo tra i veri paperoni del calcio europeo potrebbe fare le fortune di tutte le parti in causa. In attesa del rinnovo del contratto (scadenza 2016), il numero 6 intanto colleziona corteggiatori e, nonostante debba ancora compiere 21 anni, aggiorna numeri sempre più impressionanti: nessuno juventino ha infatti giocato più dei suoi 1845' in campionato, idem dicasi per il totale stagionale (2455), mentre i 7 gol segnati finora rappresentano già bottino migliore di quello dell'anno passato.
Oggi al Bentegodi sono attesi aggiornamenti. Quelli che invece non riguarderanno Quagliarella, non convocato (a differenza di Osvaldo) al termine di una settimana a dir poco travagliata che ha fatto seguito alla sua mancata partenza: la scusa della febbre è durata poco, il suo rientro in gruppo è stato più che altro un'operazione di maquillage e, insomma, lo aspettano mesi da separato in casa nonostante nessuno lo dirà mai apertamente. Non ci voleva peraltro un genio per capire che sei attaccanti in rosa sono troppi: il giocatore ha voluto rispettare il contratto, la Juve se l'è legata al dito e, oltre a pagargli lo stipendio, tanto di più non farà.

Poi, a giugno, saluti e baci e frasi di circostanza: Eta Beta (scadenza 2015) avrà le sue offerte da vagliare e qualche estimatore certo non mancherà.

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