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Dalla vacanza con Ct e ragazzi al condominio del campionato

Dalla vacanza con Ct e ragazzi al condominio del campionato

Il giro turistico europeo si è purtroppo concluso. Resta il gusto dolce di dieci vittorie su dieci, del maggiore numero di reti realizzate, insieme con l'Inghilterra, il fresco sapore di giovani talenti nostrani in mezzo a una folla di stranieri alcuni non meglio identificati. Si ricade nelle beghe condominiali. La nazionale è già in archivio, se ne riparlerà e riscriverà l'anno prossimo, l'aria tossica della serie A ripropone il tema degli arbitri che non sono più cornuti e venduti ma sono diventati, spesso, riders di decisioni altrui. Così ha detto Carlo Ancelotti che ha esperienza mondiale, non è un arruffapopolo, non si agita come un ossesso a bordo campo ma ha deciso che ogni pazienza ha un limite e questo è il Var: «Voglio sapere chi arbitra. L'arbitro in campo o quello al Var?». Ricordo che la tecnologia in questione, venne annunciata da Carlo Tavecchio, tra le fanfare, nel mese di giugno, giorno dieci, del duemila e diciassette e fece il suo esordio in serie A, il ventuno di agosto dello stesso anno. Ieri, novembre diciannove del duemila e diciannove, Ancelotti ha sollevato il problema e Nicola Rizzoli ha risposto, prima dandogli ragione al cento per cento, e qui siamo all'autogol comico, quindi provando a spiegare le difficoltà della categoria tra talenti veri e altri con stesso fischietto ma non uguale personalità. Il regolamento non abbisogna di interpretazione ma di applicazione, il Var, invece, in alcune situazioni di gioco, si presta a questo, crea confusione, provoca l'equivoco. In Europa l'introduzione della tecnologia è stata accettata per non contrastare il volere della Fifa, allenatori e calciatori si lamentano, indietro non si torna ma nessuno gradisce come la Var venga applicata. In Italia, poi, Amleto e don Abbondio vanno via come il pane, al punto da portare un professionista come Ancelotti a uno sfogo, civile, che non risponde solo alla crisi del Napoli ma alla deficienza di un sistema arbitrale che finge di aprirsi al dialogo ma poi detta regole a proprio uso e consumo, da assoluto protagonista. Sabato si ricomincia, prima assemblea condominiale a Bergamo per Atalanta-Juve, a seguire, altre baruffe nei vari cortili.

L'Italia di Mancini è un ricordo antico.

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