Calcio

Valencia rende un incubo l'esordio del Qatar

Nel 2016 l'attaccante simulò un grave infortunio in campo per evitare l'arresto

Valencia rende un incubo l'esordio del Qatar

Le Banane Meccaniche hanno continuato la preparazione in vista del mondiale, era la prima ma Galindez non si è proprio mai sporcato. Banane per via della maglia gialla, Meccaniche per la presenza fugace dalle loro parti di Yordi, il figlio del Profeta. Due gol a zero e il Qatar rischia forte di uscire subito, pare difficile riuscire a salvarlo, non c'è proprio niente.

Comunque dopo thobe, fantasmini e cammelli ecco Enner Valencia - 5 gol in quattro gare giocate ai Mondiali - che in un colpo solo cancella la brutta figura rimediata durante le qualificazioni del 2018 quando finse un grave infortunio per sfuggire alla polizia che lo braccava per mancato pagamento degli alimenti ai figli. Ma ieri da solo ha messo a soqquadro l'intera retroguardia qatariota e si annuncia pericolo da brividi per Olanda e Senegal. Due reti tutte sue, una di testa e l'altra su rigore procurato, una terza annullata dal Var per fuorigioco millimetrico che Orsato e il suo guardalinee proprio non avevano visto. In mezzo accelerazioni di potenza palla al piede, fiondate verticali, stacchi imperiosi con una coordinazione da scuola. Visto così l'Ecuador può fare strada, ordinati, sempre in anticipo, classico palleggio sudamericano, controllo di palla da invidia, troppo, qualcosa non quadra: è il Qatar. I padroni del vapore non si sono mai visti, una fatica immane per superare la metà campo, zero intuizioni, dribbling quasi sempre a vuoto sulla loro trequarti per avanzare di qualche metro, rinvii da mi sento male, legnate a caso in mezzo al prato. Forse solo Afif da salvare, qualche pallone di prima, costretto a scendere fino al limite della sua area per giocare qualche palla con Sanchez che continua a richiamarlo e spingerlo in avanti dove il buio è completo.

Il tutto condito dalla presenza di Al-Sheeb, portiere protagonista di episodi abbastanza divertenti, salti bizzarri a caso con le mani protese in cielo alla ricerca di qualcosa, mai del pallone, piazzamento da serie inferiori, di sicuro poco aiutato dagli amici che spesso gli hanno voltato le spalle.

Nella ripresa i qatarioti un po' meglio, perfino Al-Sheeb, ma solo perché non hanno subito altri gol, senza comunque mai tirare in porta una sola volta, fra le danze sudamericane che dopo l'uscita di Valencia (contusione al ginocchio sinistro, sorriso, ghiaccio) hanno pensato solo a salvare le caviglie e ai due prossimi impegni.

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