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Venezia si porta a un passo dal titolo

Daye affossa Sassari nel finale: domani match point in Sardegna

Oscar Eleni

La luna di giugno sorride al Veneto: Treviso che torna in serie A dopo 7 anni, la Reyer che mette in cassaforte gara 5 della finale scudetto contro Sassari vincendo 78-65, prima difendendo la laguna dagli squali di Pozzecco, poi liberando le sue torpedini.

Prima Haynes (10) e uno splendido Tonut (15), poi lasciando la veronica finale ad Austin Daye che anche con quattro falli sulle spalle ha toreato alla sua maniera: 20 punti, 10 nell'ultimo quarto, 7 rimbalzi. Una spina, una rosa, un campione anche quando pensi che sia un po' leggero. Magari fossero tutti così i pesi leggeri. Capolavoro di De Raffaele che lo ha tirato fuori dal mare della tranquillità dandogli il ruolo giusto.

Reyer padrona della notte di gara 5, +7 dopo 10 minuti, ma Sassari, anche se tradita dai suoi esterni stranieri, anche con Cooley (4 punti) nella gabbia di lupo Vidmar, è riuscita a far stonare le trombette della sauna Taliercio. Eh sì, perché Thomas con le sue lune e i suoi 20 punti, ma soprattutto Marco Spissu, 17 punti e tanto lavoro per chi era in serata nera, hanno fatto tremare la Reyer che nel 2° quarto era andata a più 10 e si è ritrovata sul 38-34 a metà gara.

Anche l'inizio del terzo tempo sembrava l'attacco per il conto definitivo: +14 dopo neanche 3 minuti. I pirati di Sardegna reagivano alla loro maniera, 0-10 di parziale, mostri in Laguna, ma la Reyer sfuggiva alla presa e con Bramos ricamava il 60-53.

Pur colpiti al fegato, pur sfiniti gli uomini del Poz tentavano l'ultimo miracolo ancora con Spissu (68-64 a 180 secondi dal termine). Austin Daye diventava il nobile Faliero, il grande risolutore, un 7-0 che era verdetto. Favorevole a Venezia che torna avanti per 3-2 nella serie e domani al PalaSerradimigni di Sassari avrà il primo match point.

In caso negativo, sabato in gara 7 avrà comunque il suo bonus per cercare il secondo scudetto in tre anni nella tana fra i campi di Mestre.

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