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Vettel: "Le qualifiche ​sono una m..."

Il pilota della Ferrari non usa giri di parole

Vettel: "Le qualifiche ​sono una m..."

"Tutti lo sapevamo in anticipo, fanno schifo, nessuna sorpresa". Sebastian Vettel non usa giri di parole. Già nei giorni scorsi il tedesco della Ferrari era apparso piuttosto critico verso il nuovo format delle qualifiche e l'esordio a Melbourne gli ha dato ragione: se le prime due manche a eliminazione progressiva sono state tutto sommato interessanti, la terza è stata un flop assoluto, con la pole assegnata quando mancavano ancora quattro minuti alla bandiera a scacchi. La grande novità della stagione 2016 di Formula Uno, insomma, ha deluso le aspettative. L'idea di eliminare via via i piloti più lenti (7 nella Q1, col primo dopo 7' e poi ogni 90", altri 7 nella Q2 con la prima esclusione dopo 6' e ancora ogni 90") perchè si arrivasse all'ultima manche con gli 8 più veloci fino alla bagarre a due per la pole nell'ultimo minuto e mezzo è rimasta solo sulla carta. Alla fine i big arrivati nella Q3 hanno optato per un solo giro, preferendo conservare le gomme per domani, con lo stesso Vettel rimasto a guardare per gran parte dell'ultima manche. "E' la direzione sbagliata, lo abbiamo visto - insiste il tedesco - Qui non siamo all'asilo, non possiamo giocare con le persone che ci guardano in tv o dagli spalti.

A fine sessione non c'era nessuno in pista e all'inizio c'era un casino. E quando avremo circuiti più corti, come Monaco, sarà ancora peggio, tutti si bloccheranno a vicenda". "Così non è molto emozionante, magari è meglio nelle prime manche con tutte le macchine che escono subito ma non so quanto sia facile da capire dall'esterno - gli fa eco Kimi Raikkonen - Noi facciamo quello che ci dicono le regole e cerchiamo di farlo nel miglior modo possibile, ma col traffico tutto è molto confuso". "Cosa penso? Non fa differenza, le regole sono regole, quelle che ci sono adesso sono queste e bisogna cercare di sfruttarle al meglio, non dipende da noi sceglierle - aggiunge il finlandese - Di sicuro le cose possono andare un pò meglio rispetto a oggi". Anche Nico Rosberg ("E' la strada sbagliata, bisogna tornare indietro") e Lewis Hamilton non sono teneri. "Sono venuto qui a fare il mio lavoro e l'ho fatto ma sono triste per i tifosi, che dopo aver aspettato per mesi hanno assistito a uno spettacolo davvero scarso - confessa il pilota anglo-caraibico - Non credo che bisogna tornare a quello che c'era prima, bisogna prendersi un attimo, capire cosa funziona e fare qualcosa di nuovo. I fan vogliono che facciamo 12 giri, ricordo gli anni di Senna in cui i piloti andavano fuori e facevano un giro dopo l'altro". Ma la bocciatura del nuovo format arriva anche dai box. "Non ha funzionato per niente e dovremmo chiedere scusa ai tifosi, non abbiamo messo su un bello spettacolo - la riflessione amara ai microfoni della BBC di Christian Horner, team principal della Red Bull - Dobbiamo imparare da oggi, la cosa più importante è non nascondere la testa sotto la sabbia. Preferirei si tornasse a com'era prima". "Sono assolutamente d'accordo con lui, tutti sbagliano e questo è un grosso errore", gli dà man forte Niki Lauda e anche Toto Wolff, team principal Mercedes, non si morde la lingua: "queste qualifiche sono una stupidata, bisogna discuterne.

Non è una buona soluzione e per questo dobbiamo dobbiamo rivederla".

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