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Vialli al fianco di Mancini: sarà capo delegazione della nazionale italiana

Gianluca Vialli sarà il prossimo capo delegazione della nazionale italiana: "Ringrazio Gabriele Gravina per avermi aspettato. Non ci sono tempistiche ma spero di essere qua il prossimo raduno della Nazionale"

Vialli al fianco di Mancini: sarà capo delegazione della nazionale italiana

La nazionale italiana di calcio dà il suo benvenuto a Gianluca Vialli che andrà a ricoprire il ruolo di capo delegazione, fortemente voluto dal suo grande amico e commissario tecnico Roberto Mancini. L'ex attaccante di Sampdoria e Juventus si è detto felice ed entusiasta per questo nuovo incarico. Ecco le sue parole riprese da Sportmediaset: "Ringrazio Gabriele Gravina per avermi aspettato. Oggi sono qui in veste di ambasciatore dei volontari di Euro 2020, nei prossimi giorni parleremo di come allargare il mio contributo. Non ci sono tempistiche ma spero di essere qua il prossimo raduno della Nazionale, non da invitato ma con un ruolo definito".

Vialli, che di recente si è chiamato fuori per l'acquisto della Sampdoria, ha continuato spiegando la sua attuale situazione fisica dato che sta ancora sostenendo alcune cure specifiche: "Mancini sa dal primo giorno di questa possibilità, credo ne abbia discusso con Gravina e spero e immagino sia d'accordo. Ieri a Coverciano gli ho detto che sarei felice di potergli dare una mano. Da marzo sto facendo altre cure, dovevo essere in condizioni fisiche e mentali per prendere questo impegno. Sto bene, bisogna avere pazienza, è dura più di quanto uno possa sperare. Ma i risultati sono positivi e non ha senso che io non continui a fare una vita normale: lavorare fa parte di questo, tutto va nel migliore dei modi. Oggi ci sono le condizioni giuste per cominciare".

Infine, l'ex gemello del gol con Mancini ai tempi della Sampdoria di Mantovani ha chiuso parlando dell'affare sfumato per l'acquisizione del club di Massimo Ferrero a cui ha anche riservato una stoccata nel finale: "La trattativa è fallita per un motivo molto semplice: con Ferrero non abbiamo trovato l'accordo sul prezzo. Non è colpa di nessuno. Chi vende ha un'idea, chi compra un'altra. Ferrero ha fatto un prezzo e non è stato possibile trovare un punto di incontro. Ci spiace che questa cosa sia diventata pubblica e abbia in qualche modo condizionato l'umore e i risultati della squadra, ma abbiamo la coscienza pulita. Dispiace perché, a parte il tempo e le energie investite, ero convinto di poter fare un buon lavoro anche grazie alle persone che già lavorano nella società e alle quali non è riconosciuto il giusto merito, anche perché se li prende tutti lui".

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