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Zambrotta: "Lasciai il Barcellona per salvare il mio matrimonio"

L'ex centrocampista di Juve e Milan, e della Nazionale, svela un retroscena molto importante della sua vita privata e professionale

Zambrotta: "Lasciai il Barcellona per salvare il mio matrimonio"

"Il Milan? Ha bisogno di tempo. Non è più quello di prima. La Juve invece è inarrestabile, anche se in Europa fatica con le big". Parola di uno che se ne intende, Gianluca Zambrotta, ex centrocampista di Juventus, Milan e Barcellona, nonché campione del mondo con gli azzurri nel 2006. Il Corriere è andato a intervistarlo nella sua palestra, in vista della supersafida che vedrà fronteggiarsi proprio le sue ex squadre, Juve e Milan. Trentotto anni il prossimo 19 febbraio, Zambrotta è rimasto nel mondo del calcio: allena il Chiasso (serie B Svizzera) e, come lui dice scherzando, fa il "frontaliero" (vive in Italia, a Como, e lavora in Svizzera).

Pienamente consapevole della propria carriera al top, Zambrotta non nasconde di aver affrontato momenti di difficoltà ("come tutti"). E dice subito di cosa si tratta: "Giocavo nel Barcellona e avevo ancora due anni di contratto. Ma avevo dei problemi con Valentina, mia moglie, che aveva lasciato tutto per seguirmi e vivendo isolata, in una città non sua, era caduta in depressione. Così, avendo un'offerta da parte di un grande club (il Milan, ndr), ho colto l'occasione per tornare in Italia". Zambrotta non è per nulla pentito: "Da lì è nato Riccardo". E il matrimonio è andato avanti più forte di prima. "E' stata una decisione giusta". La vita va avanti, anche per i campioni, e le avventure non finiscono mai. Anche una volta appese le scarpette al chiodo.

Zambrotta ne è l'esempio.

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