Zangrillo tifoso ma con criterio. Thiago Motta mister coraggio

Tributo social planetario ai tifosi della Roma per l'inno di Venditti prima della sfida europea, il t'ho dipinta io urlato dall'Olimpico ha emozionato come il simbolico You'll never walk alone. A Tirana vanno pure i meno poetici hooligan del Feyenoord, che nel 2015 danneggiarono la Barcaccia del Bernini a Piazza di Spagna.

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Piccinini chiude la stagione di commento Champions col clamoroso ribaltone del Real al City. I suoi ccezionale, mucchio selvaggio e sciabolata sono cult anni '90, ma quando Rodrygo ne fa due in tre minuti si esalta come un millennial: «Sta succedendo l'inimmaginabile, Bernabeu in delirio, pandemonio totale!».

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Marocchi a Thiago Motta: «Non avete paura?». L'allenatore dello Spezia: «Di cosa?». Marocchi: «Di retrocedere!».

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Domenica in Milan-Atalanta Gasperini potrebbe fare un favorone all'Inter ma lui, provocato sul tema, dribbla le domande: «Arbitri Scudetto? No, di noi stessi».

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Roma in Finale, Luca Telese vendica Mou in punta di penna: «Dov'è finito Di Canio con tutte le cazzate che diceva?!». Radio 24.

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In settimana Chiellini si è detto favorevole ai playoff in Serie A, parole mai sentite nei 9 anni consecutivi di vittorie della Juve. I casi della vita.

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Angelo Mangiante manda un bacio a Pallotta? «I Friedkin non si sono fatti vedere, non hanno rilasciato interviste. Quante proprietà quando c'è un minimo di ribalta si tuffano nelle fontane...». Sky.

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Alberto Zangrillo su Dazn dopo il 2-1 alla Juve viene definito presidente tifoso, lui precisa: «Il presidente tifoso però non è un imbecille».