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Zaniolo, la beffa del mercato

Ceduto dall'Inter nell'affare Nainggolan, è esploso nella Roma

Zaniolo, la beffa del mercato

Sulla pelle dell'Inter la zeta di Zorro, che nel caso si riedita con Zaniolo. Di nome Nicolò , ma a qualche suiveur avrà ricordato potenza e prepotenza di un Nicola, anch'egli nel nome dell'Inter. Nic come Nicola Berti: nella strafottenza fisica, nel ciuffo ed anche nella prorompenza calcistica. Nicolò è l'ultimo prodotto di un calcio al quale le grandi squadre italiane faticano a credere: quello dei giovani. Stavolta la Nerazzurra ha scodellato la frittata. Se ne sarà accorta all'Olimpico: e non solo per quel mezzo suicidio di D'Ambrosio, che poteva provocare il rigore incrociando il suo piede. Si è visto di peggio: Nainggolan, l'uomo per tutte le speranze, in tribuna e Zaniolo in campo. In tanti si saranno domandati: chi ha fatto l'affare?

Risposta da restituire con il sorriso sulle labbra del pubblico romanista. E quello interista? Sta cominciando a far di conto. Il Ninja è costato 38 milioni, Zaniolo è stato venduto per 4,5 . L' Inter lo aveva acquistato per 3,5 milioni dall' Entella, anticipando, udite, udite, la Juve che si era fatta sotto. Segno che la polpa calcistica era stata addocchiata. Operazione perfetta, allora, quanto è stata perfetta la circumnavigazione della Roma per sottrarre il gioiellino ai nerazzurri. Va aggiunto che neppur la Fiorentina aveva creduto nel Nicolò che pure è toscano, nato nel 1999 a Massa: lo ha cresciuto nelle giovanili, poi mollato all'Entella. Stefano Vecchi, ex allenatore della Primavera dell'Inter, con Nicolò (13 gol) ha vinto il titolo e garantisce che Nic è cresciuto molto: caratterialmente e fisicamente. Ma società e Spalletti non avevano tempo di attendere, incombeva il fair play finanziario. Nainggolan rappresentava il totem del tecnico, la personalità che avrebbe rivitalizzato l'animus pugnandi. Ci hanno visto giusto? Non tanto, pensando all'insieme della campagna estiva: due acquisti fisicamente fragili, Nainggolan e Vrsaliko, altri due (Politano e Keita) non valgono la perdita di Cancelo, lasciato andare per questioni di prezzo. E il club non è riuscito a liberarsi di Candreva quando, invece, Spalletti ne farebbe a meno. Il cash era stato speso in anticipo per Lautaro Martinez e ognun ha sotto gli occhi quanto sia nelle grazie del tecnico.

La storia dell' Inter è ricca di affari al contrario e questo potrebbe andare agli annali. In più Mancini ci ha messo il carico da novanta, convocando Zaniolo in nazionale prima ancora che esordisse in A. Zaniolo era stato studiato da Evani, vice in nazionale, consigliato da Beccalossi che con Mancio ha un rapporto di amicizia. E Mancini ha sempre avuto occhio lungo sui giovani. La Roma ha preso coraggio proprio dal ct, ha mandato in campo il ragazzo in Champions contro il Real, lo ha fatto esordire in campionato. Contro Fiorentina e Inter, le squadre del futuro mancato. Nel confronto indiretto con Nainggolan c'è un dato da tener d'occhio: a oggi, in campionato, Nic Zorro ha giocato 63 minuti più dell'interista. E costa 33 milioni in meno.

Qualcosa non quadra.

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