PAROLA_LETTORI

la stanza di Mario CerviLa sovranità monetaria non serve se la politica non cambia

Mi pare che sia venuto il momento per la politica di fare una scelta: proseguire in questo disastro con UE ed euro, oppure affrontare il problema e sostenere l'uscita da questa falsa Unione. Occorre chiarezza e non mezze parole pronunciate timidamente, sottovoce. Anzi, servirebbe un partito in proposito, almeno una coalizione di quelli che trovano opportuna questa strada. Avrebbe un enorme successo anche senza l'aiutino dei premi di maggioranza. Uscire dall'euro significa inizialmente una strada molto in salita, fino poi a vedere la luce. Rimanere nell'euro è più comodo, una strada in discesa fino a un vero inferno economico senza ritorno.
Milano

Caro Rossi Valdisole, lei ha solide certezze, e con questi chiari di luna una difesa dell'euro può sembrare sconsiderata o addirittura patetica. Chi avesse voglia di polemizzare potrebbe ricordarle che a Kiev le folle ucraine si battono per fare entrare il loro Paese in questa strramaledetta unione, che l'eurozona ha di recente accolto un nuovo socio e che altri bussa alla porta. Lei potrebbe facilmente ribattere che di matti, risoluti nel volere la loro rovina, è pieno il mondo: accolgo dunque il suo ragionamento. L'euro è il male, il varo della moneta europea è stato un fiasco anche se nei confronti di re dollaro ha acquistato valore. Via l' euro. Ma per dare a chi la gestione autonoma d'una lira finalmente tornata sovrana? Qui mi pare di notare nei censori che con tanti buoni argomenti si scagliano contro l'euro una smagliatura logica. Perché sono sovente -l'ho rilevato altre volte, senza successo- gli stessi censori che dalla mattina alla sera deplorano la sconsideratezza dilapidatrice dei politici italiani: cui addebitano la creazione -ante euro- del gigantesco debito pubblico dal quale siamo oppressi. La salvezza consisterebbe nell'eliminare i paletti europoei alla spesa e nel restituire il potere finanziario nazionale a coloro che se ne sono serviti per creare disastri. L'idea non mi pare brillante.

Ma la nuova classe politica potrebbe essere essere, obbietterà lei, virtuosa ed efficiente, immune dai difetti della vecchia. Ci crede?

Commenti