PAROLA_LETTORI

la stanza di Mario CerviLegalizzare il gioco d'azzardo è un male, ma è necessario

I politici che hanno approvato la legge che legalizza il gioco d'azzardo, forse in buona fede (?), visti gli enormi guadagni della malavita, hanno pensato al deficit dello Stato. Così tutti quelli che si sono rovinati, i ludopatici, saranno soccorsi a spese dello Stato, forse con gli introiti del gioco! Inoltre sempre lo Stato eventualmente si dovrà occupare dell'affidamento dei minori, ecc... Così aumenta il numero delle persone che non verseranno più le tasse e la malavita continua come prima, senza contare che le società private che gestiscono i giochi d'azzardo sono straniere, cioè molti soldi che gli italiani perdono vanno a imbottire le casse di altre nazioni! Bel guadagno per la società italiana e per lo Stato!
Torino

Caro Mantovani, non mi piace vedere lo Stato nel ruolo di biscazziere anche se è un ruolo che dà lauti proventi. Ho inoltre molte obiezioni da muovere alla pubblicità televisiva dell'azzardo che incentiva un vizio grave. Gli spot delle marche di sigarette no, le esortazioni alle scommesse sì? Come vede condivido largamente le sue prevenzioni. Tuttavia con una postilla importante. Lei ragiona come se, astenendosi lo Stato dal legalizzarlo, l'azzardo si estinguerebbe. Invece non si estinguerebbe per niente, prospererebbe nella clandestinità senza nessun vantaggio per le finanze pubbliche. Stando così le cose l'alternativa non è tra il giuoco e il non giuoco, ma tra il giuoco legale, che consente importanti introiti allo Stato, e il giuoco illegale che consente importanti introiti soltanto alla malavita organizzata.

Se questo è il dilemma, la risposta mi pare ovvia.

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