PAROLA_LETTORI

la stanza di Mario CerviL'Unione europea è farraginosa, ma senza sarebbe peggio

Il Presidente Obama in una conferenza stampa il 14 agosto ha espresso chiaramente la posizione degli Stati Uniti verso la crisi, confermando che non si schiereranno a favore di alcuna delle parti in conflitto. In Italia il ministro Bonino fa discorsi di circostanza sui tentativi di mediazione falliti (quali?) e dice che la prossima settimana ci sarà una riunione dei ministri degli esteri europei per concordare una linea comune. Letta logicamente tace aspettando che la Bonino porti il problema in parlamento prima della visita a Bruxelles. L'America ha parlato per mezzo del suo massimo rappresentante, noi europei dovremo ascoltare il parere di 27 ministri degli esteri, ed il nostro premier dovrà sentire prima PD e PDL e parlamento per dire la sua. Speriamo arrivi presto la repubblica presidenziale e mandiamo a quel paese la zavorra europea.
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Caro Luini, i meccanismi di consultazione e di decisione -si fa per dire- dell'Unione Europea sono in generale farraginosi e poco incisivi. Lo sono perché mettere d'accordo 27 governi è impresa titanica. Si riesce ad ottenerlo smorzando e annacquando il più possibile le deliberazioni -anche qui si fa per dire- della Ue. Sono anch'io per il presidenzialismo che non può tuttavia essere visto come un toccasana per tutte le inerzie e storture della politica italiana. Se i partiti e i loro notabili sono rissosi non credo basti una riforma delle istituzioni -comunque necessaria- per renderli saggi e lungimiranti. Non è che negli Usa non si verifichino mai -anzi- situazioni di stallo ed errori della Casa Bianca. Che per la crisi egiziana ha espresso un parere molto ragionevole ma non di folgorante audacia. Nel mio piccolo, all'opportunità che le potenze straniere non si immischino nei conflitti e nelle drammatiche contrapposizioni egiziane c'ero arrivato anch'io. L'Europa ha nello scacchiere internazionale un ruolo molto inferiore ai suoi valori storici, culturali, economici perchè l'Unione è fragile, gli egoismi nazionali sono forti, l'immissione di troppi Paesi ha reso ancor meno governabile una nave dove il timone è afferrato da troppe mani.

Non credo tuttavia che il rinunciare a quel tanto d'azione comune che la Ue nonostante tutto assicura sarebbe una buona medicina per i mali dell'Italia e dell'Europa.

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