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Stop ai lavori dell'ospedale: terreno friabile

Stop ai lavori dell'ospedale: terreno friabile

I lavori per costruire l'ospedale piemontese di Alba e Bra iniziano oltre dieci anni fa. E per un po' vanno avanti spediti, come i capocantieri del Nord sanno fare. Poi i costi cominciano a salire sempre di più, finché si ferma tutto.

Il motivo? Ci si rende conto che si sta costruendo su un terreno franoso che secondo alcuni periti non dovrebbe nemmeno essere edificabile. Indietro però non si può più tornare e non avrebbe senso abbattere la struttura già edificata. Tuttavia non basta nemmeno «mettere una pezza», servono opere di consolidamento serio e di messa in sicurezza per dare stabilità a quei tre piani di ospedale e al colosso mastodontico sviluppato in orizzontale sull'area. Si arriva a spendere la bellezza di 159 milioni. Ma la cifra non basta. Servono altri 42 milioni per poter finire l'ospedale che non sono proprio semplici da reperire.

La situazione si sblocca solo di recente. Ad aprile la Regione Piemonte stanzia gli ultimi 25,8 milioni di euro necessari a ultimare l'opera del nuovo ospedale e tutto, a quanto annunciato, sarà pronto entro il 2018. L'operazione permetterà così di concludere i lavori, ripresi nelle scorse settimane grazie all'accordo raggiunto tra l'Asl e la società concessionaria. Un accordo che permette di uscire dal labirinto della costruzione infinita e che evita di lasciare in eredità al territorio un ecomostro di cemento armato inutilizzato. Rischio paventato, a dir la verità, per parecchio tempo.

Annoverando l'area tra quelle in odore di paralisi.

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