Roma

Stuprata e quasi uccisa: "Festa alla romena"

Storia di una barbarie al Circeo. Stuprata, picchiata e ridotta in fin di vita: 41enne segregata in casa da tre romeni e un indiano. Catturati i repsponsabili hanno detto: "Abbiamo festeggiato il compleanno della donna alla maniera romena"

Stuprata e quasi uccisa: "Festa alla romena"

Roma - Ha subito uno stupro di gruppo ed è stata ricoverata in gravi condizioni all’ospedale San Giovanni di Dio. È successo a San Felice Circeo: una donna romena di 41 anni è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico dopo essere stata violentata da due connazionali che, secondo le prime informazioni apprese, sarebbero stati fermati dalla polizia. La donna ha riportato gravi lesioni agli organi interni per le botte ricevute ed è in fin di vita.

L'arresto dei responsabili Secondo la ricostruzione della polizia e le testimonianze della vittima sarebbe stato uno dei ragazzi di 20 anni, connazionale della donna, l’ispiratore della violenza, incoraggiato dalle urla di incitamento degli altri tre. Al momento dell’arresto i quattro uomini hanno smentito la violenza spiegando che il gruppo stava festeggiando il compleanno della ragazza. poi l'ammissione: stavano festeggiando "alla maniera rumena" il compleanno della vittima. Proprio con queste parole si sono giustificati i quattro giovani (un indiano e tre rumeni di cui due trentenni ed un ventenne). Nessuno di loro ha precedenti e l’indiano è regolare in Italia. A violentare la giovane sarebbe stato il più giovane, un romeno di 20 anni, tra le urla di incitamento degli altri tre. Sono in corso accertamenti sul proprietario dell’abitazione.

La ricostruzione dei fatti I quattro hanno attirata la donna nel loro appartamento e l’hanno aggredita e violentata, dopodiché hanno tentato la fuga, lasciandola in gravi condizioni. Ma le urla della giovane romena hanno allarmato una vicina di casa che ha chiamato la polizia. Giunti sul posto, gli agenti hanno intercettato i quattro aggressori e li hanno arrestati.

I primi accertamenti clinico-medici hanno confermato la violenza e la ricostruzione dei fatti avviata anche con l’ausilio di diverse persone che avevano sentito le urla strazianti provenire dall’abitazione dei rumeni.

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